CRONACA
Al caffè non si può dir di no: a Caltanissetta un'iniziativa prova così a "salvare" i bar
Per rilanciare le attività commerciali, un gruppo di abitanti della città al centro della Sicilia ha dato vita ad unìiniziativa sociale condivisa simpatica e che parte dal basso
Una macchina da caffè (foto Pixbay)
Da ben due mesi, purtroppo, il covid-19 ci ha negato anche il rituale del caffè al bar. Oggi, per molte attività di ristorazione, e non solo, riaprire è difficile, poiché le spese per dispositivi di sicurezza e sanificazione sono onerosi. Scoraggiati da una ripartenza insicura e costosa, molti ristoratori hanno deciso di non riaprire. Infatti simbolicamente, hanno consegnato le chiavi dei loro locali al sindaco della città.
Ma immaginate una piazza centrale con i bar chiusi? Significherebbe una morte sociale per la città intera. Così il 27 aprile Francesca Mugavero, una cittadina nissena, ha lanciato sui social una sua idea: un invito a quanti hanno uno stipendio sicuro a donare una somma “per salvare dal fallimento quasi certo molti dei nostri commercianti, che per riaprire devono acquistare dispositivi di sicurezza, sanificare due volte al giorno ed acquistare merce nuova”.
La stessa Francesca Mugavero è consapevole che questo progetto non è sicuramente la soluzione al problema, però, in qualche modo, questa idea, che parte dai cittadini per sostenere il territorio, potrebbe aiutare coloro i quali hanno bisogno.
È possibile effettuare una donazione minima di 20€, che corrisponde alla quota spesa normalmente al bar in un mese, tramite la piattaforma internet Gofundme e nella sezione “Perché hai donato?” si può indicare il bar di riferimento o il nome del titolare. La donazione può essere nominativa oppure anonima e sarà effettuata su un conto corrente intestato all’associazione SoloMani, progetto: “dona il caffè al tuo bar del cuore”. L’obiettivo è quello di raggiungere la somma di 10.000 euro e in sole 24 ore ne sono stati raccolti 555.
Questa iniziativa ha un forte valore sociale. Di fatti le donazioni sprovviste di indicazioni sull'attività sostenuta, saranno devolute in beneficenza agli alunni più bisognosi dell’Istituto Comprensivo Statale Vittorio Veneto, con i suoi quattro plessi scolastici di frontiera del centro storico di Caltanissetta, acquistando per loro materiale didattico e supporti digitali per la didattica a distanza.
I proprietari dei bar del centro storico hanno accolto con gioia questa iniziativa: «Questo gesto inaspettato è un riconoscimento da parte dei clienti che nutrono stima e affetto per noi, sarebbe bello se questa iniziativa venisse estesa anche ad altre categorie in difficoltà» dice Cinzia Milazzo, proprietaria del bar Curtiglio.
«Ci manca tanto il contatto con i clienti, l’idea di non pagare il suolo pubblico e poter far accomodare i nostri clienti fuori dal locale è anche bella, faremo rivivere la nostra piazza. La donazione poi ci darebbe un grande aiuto nell’affrontare le spese iniziali. Se poi si riuscisse ad aiutare e sostenere i bambini bisognosi sarebbe ancora più importante», sostiene Davide Volo, proprietario della caffetteria “Bar Volo” del centro storico.
L’iniziativa è promossa anche da una pagina Facebook dedicata che nel giro di poche ore ha raggiunto circa 500 followers.
La fase 2, dunque, inizia con la speranza di poter tornare a prendere un buon caffè al bar, comodamente seduti magari in piazza anche se con le dovute accortezze.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio