Porta Felice deve il suo nome a Donna Felice Orsini, moglie del vicerè Marcantonio Colonna. Fu costruita nel 1582 in occasione del prolungamento fino al mare dell'antico Cassaro, già avviato nel 1581.
Imponente e sontuosa, il suo scopo era quello di dare risalto all'asse principale della città, che si concludeva a monte, all'altra estremità del corso Vittorio Emanuele, con la "Porta Nuova".
I lavori di costruzione si devono all'architetto palermitano Mariano Smiriglio, e si protrassero fino al 1637, data in cui la porta assunse il rivestimento di marmo grigio che ad oggi continuiamo ad ammirare.
La Porta è costituita da due imponenti piloni, conclusi in alto da una grande cornice aggettante, delimitata da un parapetto e da una loggia e sulla cui sommità sono poste due grandi aquile marmoree che portano in petto lo stemma della Corona spagnola.
La partecipazione di più architetti al progetto e la lunga costruzione spiegano il divario stilistico che compone la Porta, equilibrata e severa nel primo ordine (quello che si affaccia a mare, di impronta rinascimentale), nervosa e decorativa nel secondo (con caratteristiche barocche).
La lunga e larga terrazza, ricca di piante e sedili, era meta prediletta per le vedove, chiamate "cattive", che vi si recavano per passeggiare in un luogo riservato e appartato.
Porta Felice si affaccia sulla piazzetta Santo Spirito, dove si trova la settecentesca fontana del "cavallo marino" del Marabitti, parzialmente distrutta in seguito ai bombardamenti del '43, e restaurata dal Geraci nel '73.
Monumenti in Sicilia
Porta Felice
- Indirizzo
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Piazzetta Santo Spirito
90133 Palermo - Vedi mappa
Porta Felice a Palermo