Palazzo Fatta

Palazzo Fatta, sito in Piazza Marina, fu edificato intorno alla fine del 16esimo secondo alcuni documenti su strutture molto antiche che probabilmente facevano parte di opere di difesa della città araba.

La domus magna appartenuta a numerose famiglie nobili fu più volte ampliata e restaurata, e ulteriormente arricchita tra il 1731 e il 1733 dal nuovo proprietario Lucio Denti di Piraino, Principe di Castellazzo: egli aggiunse sulla testata libera una grande terrazza su un porticato ad archi, creando una comoda vista sul Piano della Marina, luogo deputato per spettacoli festaioli, ma anche per le orrende esecuzioni capitali pubbliche. 

Salvatore Calderone, Barone di Baucina, acquistò il palazzo nel 1769 abbellendolo con opere di grande pregio, in special modo nel grande salone da ballo, decorato con una fascia basamentale affrescata a motivi rococò, grandi sopraporte dipinte entro complesse cornici barocche dorate e pavimenti in maiolica prodotti a Napoli.

A metà del 19esimo secolo fu acquistato da Francesco e Giovanni Fatta, Baroni della Fratta, che lo restaurarono e completarono definitivamente, sostituendo mensole, ferrate, cornici, mostre ed altri elementi barocchi con le linee semplici e pure del gusto neoclassico

Significativi furono, inoltre, gli interventi di Ernesto Basile del 1908, sia nella riconfigurazione dell’androne dove possono ancora ammirarsi ferrate, posterle, vetrata e soffitto a cassettoni, sia nelle finiture dell’ampia scala a pozzo.

Recenti interventi di restauro hanno consentito di ritrovare e riproporre la policromia degli esterni che le manutenzioni di un secolo avevano nascosto, dallo stucco bianco dei piani elevati al ricco stucco marezzato grigio-azzurro del pian terreno, all’azzurro lapislazzulo all’interno dei rosoni che decorano la facciata al di sopra della terrazza.