"Volti dell'Asia Centrale": tradizioni ed etnie nel viaggio fotografico di Ettore Lo Bianco

Foto di Ettore Lo Bianco per il progetto "Volti dell'Asia Centrale" (part.)
L'idea del progetto è quella di cogliere tradizioni, etnie e alcuni tra gli aspetti naturalistici più significativi nella città di Ishkashim nel Pamir Occidentale del Tajikistan. Luogo in cui, ogni sabato mattina (tensioni politiche permettendo), è possibile imbattersi in un mercato coperto (Chorsu) transfrontaliero, in una zona franca subito dopo il ponte sul fiume Punj, confine naturale tra i due paesi.
L'Asia centrale dunque è un mosaico etnico. La vastità del territorio, le migrazioni del passato e quelle contemporanee e i millenari incroci di popoli che ne sono derivati hanno determinato una composizione etnica varia e complessa.
Si possono distinguere diversi gruppi: i Tajiki (Taj colui che parla persiano), considerati il gruppo più antico dell'Asia Centrale; la popolazione del Tajikistan occidentale invece ha origini indoiraniche con fattezze mediterranee: occhi chiari e capelli castani lisci; mentre la presenza di Kirghisi nella parte orientale del paese al confine della Cina fa sì che tratti mongoli siano prevalenti nella popolazione.
E ancora, un gruppo multietnico distinto, con forte identità religiosa e linguistica è quello dei Badakhshani. Ogni valle del Pamir ha gruppi etnici con ceppi linguistici differenti tra loro come gli Shugni, Rushani, Yazgulami, Wakhi, Ishkashimi, pur rimanendo il tajiko la lingua ufficiale del paese.
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