Una visita alla Chiesa di Santa Maria del Piliere e alla sua Madonna col bambino
Chiesa di Santa Maria del Piliere a Palermo
Sono oltre cento tra palazzi, chiese, musei, ville, parchi e storiche sedi di uffici, i monumenti coinvolti nell'evento "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che giunge alla sua undicesima edizione e si svolge dal 29 settembre al 29 ottobre.
Per tutti i weekend, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa di Santa Maria del Piliere.
Fondata nel 1541 dalla nobildonna Giulia de Panicolis, ha mantenuto sempre un forte legame con maestranze, congregazioni e compagnie della città. Nella chiesa di Santa Maria del Piliere vennero ospitate, dapprima, le maestranze dei Calzettai e degli Argentieri e dalla metà del ‘600 la Compagnia di Santa Maria degli Angeli appartenente al ceto dei pizzicagnoli.
La sua fama è legata alla presenza di un pozzo dalle acque miracolose scoperto nel 1539 in cui venne trovata una statua lignea della Madonna col bambino in braccio. Divenuta subito oggetto di devozione, la statuina venne posta sopra a una piccola colonna di marmo. Da ciò il nome Madonna del Piliere, termine derivante dallo spagnolo e che in siciliano indica i piccoli pilastri usati per segnare i confini.
Per tutti i weekend, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa di Santa Maria del Piliere.
Fondata nel 1541 dalla nobildonna Giulia de Panicolis, ha mantenuto sempre un forte legame con maestranze, congregazioni e compagnie della città. Nella chiesa di Santa Maria del Piliere vennero ospitate, dapprima, le maestranze dei Calzettai e degli Argentieri e dalla metà del ‘600 la Compagnia di Santa Maria degli Angeli appartenente al ceto dei pizzicagnoli.
La sua fama è legata alla presenza di un pozzo dalle acque miracolose scoperto nel 1539 in cui venne trovata una statua lignea della Madonna col bambino in braccio. Divenuta subito oggetto di devozione, la statuina venne posta sopra a una piccola colonna di marmo. Da ciò il nome Madonna del Piliere, termine derivante dallo spagnolo e che in siciliano indica i piccoli pilastri usati per segnare i confini.
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