LIBRI, FILM E INCONTRI
HomeEventiLibri, film e incontri

"Victoria" di Justine Triet: la proiezione del film al Cinema Vittorio De Seta

Nove film, tutti in lingua originale francese, quasi mai usciti in Italia e sicuramente mai arrivati a Palermo e in Sicilia. Torna in esclusiva, il 16 ottobre alle 21, "Cinémardi", la rassegna cinematografica organizzata dall’Institut français Palermo, in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, al cinema De Seta all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa.

Pellicole quasi tutte in prima visione, che contengono tutto il meglio del cinema francese contemporaneo, con l’obiettivo, secondo gli organizzatori della rassegna, di «sfidare gli standard estetici ed economici, sovvertire i canoni, affermare e ridiscutere riferimenti inabituali, al di fuori dei nostri limiti e delle costrizioni ideologiche. Questa dovrebbe essere la preoccupazione dei film di oggi, di cui questa rassegna si propone come umile spaccato».

Si comincia martedì 16 ottobre con “Victoria” di Justine Triet, pellicola del 2016 con Virginie Efira, Vincent Lacoste, Melvil Poupaud e Laurent Poitrenaux.

Victoria Spick, avvocato penalista in piena astinenza sentimentale, finisce in un matrimonio in cui ritrova il suo amico Vincent e Sam, un ex pusher che ha tirato fuori dai guai. L’indomani, Vincent viene accusato di tentato omicidio dalla sua compagna. L’unico testimone della scene è il cane della vittima. Victoria accetta a malincuore di difendere Vincent e assume Sam come ragazzo alla pari. Per Victoria sarà l’inizio di una serie di cataclismi.

Una commedia “disperata” sulla vita caotica di una donna moderna, un film allegro sulla depressione. Justine Triet gestisce la contraddizione con brio. Allo stesso tempo popolare e personale, il film sembra soprattutto riflettere la realtà contemporanea, tra risate e angoscia, dipendenze, ricerca narcisistica, mania di controllo, a tutta velocità. Sexy, comune, gloriosa, sconfitta, Virginie Efira riesce a fare del suo personaggio un’eroina dei tempi moderni.

COSA C'È DA FARE