Viaggio surreale nella Divina Commedia: la più grande mostra di serigrafie di Salvador Dalì a Caltanissetta

Salvador Dalì
Al Palazzo Moncada di Caltanissetta arriva la mostra "Dalì. Viaggio surreale nella Divina Commedia", un'esposizione illustrata dei canti della Divina Commedia. Un viaggio inedito nell'opera della Divina Commedia attraverso le xilografie realizzate da Salvador Dalì (1904 -1989) intorno agli anni Sessanta.
Si tratta di una delle dieci collezioni più complete al mondo appartenenti ad un collezionista nisseno che ha deciso di condividerle con la sua città d'origine.
Il percorso espositivo è arricchito da un'atmosfera di colori, suoni e profumi che conducono il visitatore in un'esperienza sensoriale. Le oltre 100 xilografie non sono semplici illustrazioni ma una raffigurazione surreale contraddistinta dallo stile riconoscibile dell'artista spagnolo.
I canti dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso vengono rappresentati attraverso l'arte di Dalì con l'uso di figure molli, di tratti sottili, della crudezza e del macabro del suo stile, fino ad arrivare alla disooluzione delle forme e delle figure allungate tipiche dell'Artista del Novecento.
Dalí fu un pittore abile e virtuoso disegnatore, ma celebre anche per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste. Il suo peculiare tocco pittorico fu attribuito all'influenza che ebbero su di lui i maestri del Rinascimento.
Il suo talento artistico trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore.
Dalí, dotato di una grande immaginazione e con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti, irritò coloro che hanno amato la sua arte e infastidì i suoi detrattori per i suoi modi eccentrici.
La mostra "Dalì. Viaggio surreale nella Divina Commedia" è stata prorogata fino a domenica 10 marzo.
Si tratta di una delle dieci collezioni più complete al mondo appartenenti ad un collezionista nisseno che ha deciso di condividerle con la sua città d'origine.
Il percorso espositivo è arricchito da un'atmosfera di colori, suoni e profumi che conducono il visitatore in un'esperienza sensoriale. Le oltre 100 xilografie non sono semplici illustrazioni ma una raffigurazione surreale contraddistinta dallo stile riconoscibile dell'artista spagnolo.
I canti dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso vengono rappresentati attraverso l'arte di Dalì con l'uso di figure molli, di tratti sottili, della crudezza e del macabro del suo stile, fino ad arrivare alla disooluzione delle forme e delle figure allungate tipiche dell'Artista del Novecento.
Dalí fu un pittore abile e virtuoso disegnatore, ma celebre anche per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste. Il suo peculiare tocco pittorico fu attribuito all'influenza che ebbero su di lui i maestri del Rinascimento.
Il suo talento artistico trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore.
Dalí, dotato di una grande immaginazione e con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti, irritò coloro che hanno amato la sua arte e infastidì i suoi detrattori per i suoi modi eccentrici.
La mostra "Dalì. Viaggio surreale nella Divina Commedia" è stata prorogata fino a domenica 10 marzo.
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