Viaggio nel mito di uno dei luoghi simbolo di Siracusa: la Fonte Aretusa apre le porte
La Fonte Aretusa a Siracusa
L’emozione di un viaggio tra antichi papiri e animali acquatici, in un luogo intriso di storia, mito e poesia: in occasione delle festività natalizie la Fonte Aretusa apre eccezionalmente al pubblico tutti i giorni dal 21 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020.
I percorsi guidati, in programma dalle 10.30 alle 15.30, sono un'occasione per ammirare un luogo che da oltre duemila anni è uno dei simboli della città di Siracusa (ne abbiamo parlato qui): le acque che scorrono nel sottosuolo di Ortigia, ragione prima della sua fondazione, ritornano in superficie al suo interno, dove il mito vuole che si uniscano a quelle del fiume Alfeo in un abbraccio senza tempo.
Un mito straordinario cantato nei secoli da poeti, musicisti e drammaturghi: la storia di Aretusa e Alfeo è una storia d’amore, inizialmente non corrisposto, tra una ninfa e un fiume che inizia nella lontana Grecia e trova qui il suo epilogo, simbolo del legame che esiste tra Siracusa e la madrepatria dei suoi fondatori.
Il fascino visivo di questo luogo ha affascinato molti poeti e scrittori tra cui Pindaro, Mosco, Ovidio, Virgilio, D'Annunzio, Alexander Pope e storici come Timeo, Pausania, Diodoro Siculo, Strabone, Cicerone.
L'apertura è resa possibile dal progetto di valorizzazione elaborato da Civita Sicilia, concessionario del Comune di Siracusa con la collaborazione della Fondazione per l’Arte e la Cultura "Lauro Chiazzese".
I percorsi guidati, in programma dalle 10.30 alle 15.30, sono un'occasione per ammirare un luogo che da oltre duemila anni è uno dei simboli della città di Siracusa (ne abbiamo parlato qui): le acque che scorrono nel sottosuolo di Ortigia, ragione prima della sua fondazione, ritornano in superficie al suo interno, dove il mito vuole che si uniscano a quelle del fiume Alfeo in un abbraccio senza tempo.
Un mito straordinario cantato nei secoli da poeti, musicisti e drammaturghi: la storia di Aretusa e Alfeo è una storia d’amore, inizialmente non corrisposto, tra una ninfa e un fiume che inizia nella lontana Grecia e trova qui il suo epilogo, simbolo del legame che esiste tra Siracusa e la madrepatria dei suoi fondatori.
Il fascino visivo di questo luogo ha affascinato molti poeti e scrittori tra cui Pindaro, Mosco, Ovidio, Virgilio, D'Annunzio, Alexander Pope e storici come Timeo, Pausania, Diodoro Siculo, Strabone, Cicerone.
L'apertura è resa possibile dal progetto di valorizzazione elaborato da Civita Sicilia, concessionario del Comune di Siracusa con la collaborazione della Fondazione per l’Arte e la Cultura "Lauro Chiazzese".
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