Un secolo d'arte in mostra: da Pirandello a Guccione, i capolavori del Novecento siciliano a Noto

"Vucciria", opera di Renato Guttuso (part.)
I capolavori del Novecento siciliano sono esposti nelle sale del Convitto delle Arti di Noto, dal 4 febbraio al 30 ottobre 2020, per raccontare l'importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell'intero secolo fino ai giorni nostri.
Prodotta da Mediatica ed organizzata da Sicilia Musei che vanta una lunga esperienza nelle mostre in Sicilia, l'esposizione "Novecento - Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione", a cura di Vittorio Sgarbi, è un tributo ai siciliani e alla sicilitudine e si innesta perfettamente nel ciclo quinquennale, che ha visto Noto diventare palcoscenico di grandi allestimenti artistici.
Una lettura pressoché unitaria, complessiva dell’arte siciliana, nel cui eclettismo predomina, per lo più, un fil rouge, quello del realismo, della figurazione, che, ad eccezione di alcune parentesi di sperimentalismo innovativo, non trova ostacoli nel suo percorso.
Oltre 200 le opere in mostra: dalla grandezza solitaria di Renato Guttuso, alla purezza di Piero Guccione, trasmessa al Gruppo di Scicli; dal mondo realistico-sognante di Bruno Caruso, all'esoterismo di Casimiro Piccolo, al magico espressionismo di Lia Pasqualino Noto e tanto altro.
Una mostra che racconta gli artisti siciliani e il Novecento allestita nel cuore del "Giardino di pietra" tra cui spicca la "Vucciria" di Renato Guttuso, giunta a Noto dopo la mostra a Montecitorio.
Il percorso espositivo prevede il rispetto delle linee guida governative sulle norme anti contagio COVID-19 ed il personale provvederà a far rispettare tutte le nuove disposizioni.
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