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Un grande omaggio al Cigno di Catania: la "Belliniana" in scena alla Villa Bellini

  • Villa Bellini - Catania
  • 14 settembre 2024 (evento concluso)
  • 21.00
  • Gratuito
  • Biglietti acquistabili online o al botteghino del Politeama Garibaldi (aperto da martedì a venerdi, dalle 9.30 alle 14.30; sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00) o la sera stessa a partire da un'ora prima del concerto. Info al numero 091 6072532/533
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La redazione

La soprano Desirée Rancatore

Al Cigno di Catania è dedicata la "Belliniana", il prossimo concerto in programma nell'ambito della nuova stagione estiva 2024 dell'Orchestra Sinfonica Siciliana.

Il concerto diretto dal maestro Gianluca Marcianò va in scena (a ingresso gratuito) sabato 14 settembre, alle 21.00, nella Villa Bellini di Catania e vede protagonisti il soprano Desirée Rancatore e il tenore Vittorio Grigolo che si esibiscono sulle musiche di Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi.

Il compositore catanese approdò nel celebre teatro milanese con "Il Pirata" nel 1827, il cui libretto di Romani fu tratto dal melodrame Bertran, ou Le Pirate di I. J. S. Taylor, a sua volta ispirato alla tragedia in 5 atti di Charles Robert Maturin, Bertram, or The Castle of Saint-Aldobrand.

Composta in meno di tre mesi tra l’inizio di settembre e la fine di novembre del 1831, anno prodigioso per Bellini, reduce del grande successo ottenuto con la Sonnambula il 6 marzo al teatro Carcano di Milano, Norma è una delle sue opere più note, nonostante il fiasco della prima rappresentazione avvenuta il 26 dicembre dello stesso anno alla Scala di Milano.
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Tosca di Giacomo Puccini, andata in scena, per la prima volta, al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900 sotto la direzione di Leopoldo Mugnone, fu completata il 29 settembre 1899, non prima che si fossero appianate tutte le divergenze tra il compositore e i librettisti, tra le quali è rimasta celeberrima quella riguardante l’addio alla vita di Cavaradossi. 

Tra le sinfonie verdiane quella dei Vespri Siciliani è una delle più famose ed eseguite con maggiore frequenza. L'opera ebbe, però, una lunghissima e difficoltosa gestazione, dovuta al fatto che Verdi, poco versato al genere del Grand-Opéra, lavorò ad essa lentamente e senza particolare passione.

Il concerto prosegue con Anna Bolena, scritta da Felice Romani per Donizetti. Al dolce guidami castel natio è tratto dal finale dellAnna Bolena nel quale la regina rievoca il giorno delle nozze, ma anche il suo amore per Percy al quale immagina di chiedere di guidarla al castello natio in un belcantistico, ma espressivo cantabile.

Completata anche nell’orchestrazione il 10 dicembre 1895, come si apprende da quanto scritto sull’autografo della partitura, la Bohème di Puccini fu rappresentata il 1° febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino sotto la direzione di Arturo Toscanini ottenendo un buon successo di pubblico.

Un autentico trionfo arrise alla prima rappresentazione, avvenuta l’11 marzo 1830 alla Fenice di Venezia de I Capuleti e i Montecchi, che Bellini aveva composto su un libretto di Felice Romani.

Werther, l’altro grande capolavoro di Massenet insieme a Manon, pur essendo già pronto nell’inverno del 1886 per essere rappresentato, dopo quasi due anni di intenso lavoro, dovette attendere il 16 febbraio 1892 per calcare le scene dell’Hofoperntheater di Vienna con grande successo.

Composta nel 1832 in soli 14 giorni su libretto di Romani, L’Elisir d’amore di Donizetti debuttò il 12 maggio 1832 ottenendo un clamoroso successo avallato dalle 32 repliche consecutive. 

Andato in scena il 3 agosto 1829 al teatro dell’Opéra di Parigi, Guillaume Tell è l'ultima opera di Gioacchino Rossini che ad appena 38 anni chiuse la sua carriera piena di successi.

Come è accaduto per molti altri capolavori del teatro musicale, anche la Carmen di George Bizet non ebbe, alla sua prima rappresentazione avvenuta il 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi, un’accoglienza tale da far presagire la straordinaria fortuna di cui avrebbe goduto in seguito.

Con Chiedi all’aura lusinghiera si ritorna al primo atto dell’Elisir d’amore, e in particolar modo, al momento in cui, Nemorino, rimasto solo con Adina, coglie l’occasione per dichiararle ancora una volta il suo amore, al quale la villanella risponde esprimendo la volubilità del suo carattere nel cantabile.
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