Un diario di viaggio in mostra: 42 scatti a colori di Michele Di Donato per "Palomar. Lo sguardo del silenzio"

Foto di Michele Di Donato per il progetto "Palomar. Lo sguardo del silenzio" (part.)
Pugliese di nascita e siciliano di adozione, Michele Di Donato (1968) ama la fotografia di reportage e quella concettuale, esprimendosi principalmente in bianco e nero, formula più confacente al suo modo d'intendere l'immagine.
Ma per il nuovo progetto "Palomar. Lo sguardo del silenzio", visibile a Castelbuono fino al 15 settembre, presenta 42 fotografie a colori e di diverso formato. Si tratta di un personale progetto di studio e di ricerca che offre una dimensione diversa ai luoghi indagati.
Una sintesi di contesti e ambienti singolari dai quali affiorano profili suggestivi e irripetibili, unitamente a momenti magici che vibrano di sentimenti, consapevolezze ed emotività.
Il portfolio è un'ode al mare, elemento al quale Di Donato esprime i suoi stati d'animo. «Per chi sa osservare, tutto è arte - spiega il fotografo -. La natura, la città, l'uomo, il paesaggio, l'atmosfera, ciò che chiamiamo "umore", infine e soprattutto la luce.
Peraltro – aggiunge - tutti conoscono l'arte degli artisti, quella firmata. Pittori, scultori, musicisti, scrittori, cineasti e fotografi sono chiamati in causa sulla questione dell'arte, a proposito della quale, come si sa, c'è sempre molto da dire».
Un luogo dove lenire l'ansia del vivere. La mostra diventa così un'esperienza veramente totalizzante, che porta ogni visitatore a cercare dentro di se l'essere interiore che non sempre vuole uscire fuori e confrontarsi, trovando quel personale "sguardo del silenzio", rifugio in cui proteggersi e dove essere davvero se stessi, consapevoli del proprio essere e del proprio esistere.
Michele Di Donato è un autodidatta. Fotografa per necessità, e questo suo modo viscerale di scrivere con le immagini gli ha consentito di ricevere apprezzamenti a livello nazionale e internazionale.
Ha infatti conseguito onoreficenze e menzioni d'onore partecipando a numerosi awards fra i quali il "Moscow International Foto Award" 2015 e 2016 in Russia, la 16esima edizione del "China International Photographic Art Exhibition", l'"International Salon of Fine Art Photography 2016" in India, il sesto "China International Digital Photography Art Exhibition" 2017 in Cina e il "Sony World Photography Award" 2017, nel quale ha conseguito l'onoreficenza di "Commended as Top 50 in the world" nella categoria Open Architecture.
Di Donato ha pubblicato le sue fotografie su diverse testate nazionali ed internazionali (tra le quali Reflex, Foto Cult, Click Magazine, Die Angst e L'Oeil de la Photographie) e ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Attualmente vive a Castelbuono.
Ma per il nuovo progetto "Palomar. Lo sguardo del silenzio", visibile a Castelbuono fino al 15 settembre, presenta 42 fotografie a colori e di diverso formato. Si tratta di un personale progetto di studio e di ricerca che offre una dimensione diversa ai luoghi indagati.
Una sintesi di contesti e ambienti singolari dai quali affiorano profili suggestivi e irripetibili, unitamente a momenti magici che vibrano di sentimenti, consapevolezze ed emotività.
Il portfolio è un'ode al mare, elemento al quale Di Donato esprime i suoi stati d'animo. «Per chi sa osservare, tutto è arte - spiega il fotografo -. La natura, la città, l'uomo, il paesaggio, l'atmosfera, ciò che chiamiamo "umore", infine e soprattutto la luce.
Peraltro – aggiunge - tutti conoscono l'arte degli artisti, quella firmata. Pittori, scultori, musicisti, scrittori, cineasti e fotografi sono chiamati in causa sulla questione dell'arte, a proposito della quale, come si sa, c'è sempre molto da dire».
Un luogo dove lenire l'ansia del vivere. La mostra diventa così un'esperienza veramente totalizzante, che porta ogni visitatore a cercare dentro di se l'essere interiore che non sempre vuole uscire fuori e confrontarsi, trovando quel personale "sguardo del silenzio", rifugio in cui proteggersi e dove essere davvero se stessi, consapevoli del proprio essere e del proprio esistere.
Michele Di Donato è un autodidatta. Fotografa per necessità, e questo suo modo viscerale di scrivere con le immagini gli ha consentito di ricevere apprezzamenti a livello nazionale e internazionale.
Ha infatti conseguito onoreficenze e menzioni d'onore partecipando a numerosi awards fra i quali il "Moscow International Foto Award" 2015 e 2016 in Russia, la 16esima edizione del "China International Photographic Art Exhibition", l'"International Salon of Fine Art Photography 2016" in India, il sesto "China International Digital Photography Art Exhibition" 2017 in Cina e il "Sony World Photography Award" 2017, nel quale ha conseguito l'onoreficenza di "Commended as Top 50 in the world" nella categoria Open Architecture.
Di Donato ha pubblicato le sue fotografie su diverse testate nazionali ed internazionali (tra le quali Reflex, Foto Cult, Click Magazine, Die Angst e L'Oeil de la Photographie) e ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Attualmente vive a Castelbuono.
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