Tre artiste per uno spettacolo di danza duende: "Amor Sacro Amor Profano" al Teatro Atlante

Soad Ibrahim
La creazione artistica "Amor Sacro Amor Profano" che va in scena al Teatro Atlante di Palermo è dedicata al personaggio di Maria Maddalena, rappresentata da un artista unico e provocatorio: Michelangelo Caravaggio, capace di esprimere sacralità e sensualità con la stessa mano.
Maria Maddalena, considerata la peccatrice penitente, la ragazza di strada che cosparse di olio profumato i piedi di Gesù, il simbolo della redenzione dal peccato e del preludio ad una nuova vita spirituale, la santa che incarna un canale tra la terra e il cielo, il corporeo con il divino, ci mostra una via di guarigione.
Lo spettacolo di danza duende va in scena venerdì 19 maggio alle 19.00.
Sul palco tre artiste che rappresentano tre quadri di Caravaggio dedicati a Maria Maddalena raccontata dal pittore in diverse vesti, Penitente, Addolorata e in Estasi, in cui appare sempre diversa a sé stessa, con diversi vissuti e storie da narrare ma allo stesso tempo con la sua unicità di donna ispiratrice e amorevole, tanto ammirata nella religione cattolica.
Le artiste in scena
Carolina Fonseca, artista specializzata in danze Gypsy del mondo ma anche poetessa e praticante buddista, viaggia in tutti in continenti esibendosi e insegnando Danza Duende.
Soad Ibrahim è una danzatrice e danzaterapeuta italo- egiziana. Viste la sue origini culturali miste, ha cercato fin da piccola risposte che andassero oltre le barriere culturali e religiose; nella danza trova il punto di unione di tutte le cose.
Victoria Ivanova è un'artista siberiana acclamata a livello internazionale, danzatrice, coreografa e insegnante. Si è trasferita in Andalusia (Spagna) dove ha vissuto per più di dieci anni sviluppando la sua carriera artistica e poi a Milano. Attualmente vive a New York.
Lo spettacolo vuole invitare lo spettatore ad osservare Maria Maddalena così come appare nei dipinti: una donna senza ornamenti né fioriture, ma con una spietata autenticità tra oscurità e luce.
Una creazione che vuole abbattere i confini tra sacro e profano, tra trascendente e contingente, attraverso la volontà di portare il divino nella dimensione umana, di dare spazio alla parte divina in noi, come faceva sempre Caravaggio nei suoi dipinti, esprimendo l’umanità semplice e libera da ogni ornamento e moralità.
Un omaggio al potere dell’Artista di trasmettere l'intensità delle emozioni e delle loro trasformazioni attraverso le sue opere, giocando con luci e ombre ed esaltando con contrasto e armonia le sue idee e la sua creatività.
Maria Maddalena, considerata la peccatrice penitente, la ragazza di strada che cosparse di olio profumato i piedi di Gesù, il simbolo della redenzione dal peccato e del preludio ad una nuova vita spirituale, la santa che incarna un canale tra la terra e il cielo, il corporeo con il divino, ci mostra una via di guarigione.
Lo spettacolo di danza duende va in scena venerdì 19 maggio alle 19.00.
Sul palco tre artiste che rappresentano tre quadri di Caravaggio dedicati a Maria Maddalena raccontata dal pittore in diverse vesti, Penitente, Addolorata e in Estasi, in cui appare sempre diversa a sé stessa, con diversi vissuti e storie da narrare ma allo stesso tempo con la sua unicità di donna ispiratrice e amorevole, tanto ammirata nella religione cattolica.
Le artiste in scena
Carolina Fonseca, artista specializzata in danze Gypsy del mondo ma anche poetessa e praticante buddista, viaggia in tutti in continenti esibendosi e insegnando Danza Duende.
Soad Ibrahim è una danzatrice e danzaterapeuta italo- egiziana. Viste la sue origini culturali miste, ha cercato fin da piccola risposte che andassero oltre le barriere culturali e religiose; nella danza trova il punto di unione di tutte le cose.
Victoria Ivanova è un'artista siberiana acclamata a livello internazionale, danzatrice, coreografa e insegnante. Si è trasferita in Andalusia (Spagna) dove ha vissuto per più di dieci anni sviluppando la sua carriera artistica e poi a Milano. Attualmente vive a New York.
Lo spettacolo vuole invitare lo spettatore ad osservare Maria Maddalena così come appare nei dipinti: una donna senza ornamenti né fioriture, ma con una spietata autenticità tra oscurità e luce.
Una creazione che vuole abbattere i confini tra sacro e profano, tra trascendente e contingente, attraverso la volontà di portare il divino nella dimensione umana, di dare spazio alla parte divina in noi, come faceva sempre Caravaggio nei suoi dipinti, esprimendo l’umanità semplice e libera da ogni ornamento e moralità.
Un omaggio al potere dell’Artista di trasmettere l'intensità delle emozioni e delle loro trasformazioni attraverso le sue opere, giocando con luci e ombre ed esaltando con contrasto e armonia le sue idee e la sua creatività.
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