"Suona anche il Jazz”: opera video di Bruno Marrapodi per la Cripta di Santa Maria del Piliere

Assemblato come la cittadella di un arazzo medievale, la fortezza è circondata da cielo e mare, gli unici a scorrere sotto l’apparente sipario dal movimento lento. Risuona una musica composta espressamente per le immagini animate, che racconta essa stessa una storia. La storia di un passaggio, universale, dalle tenebre alla luce e di nuovo alle tenebre.
“Suona anche il jazz” è un titolo volutamente ironico e metaforico. Da un lato offre una cornice temporale contemporanea rispetto al racconto, quasi biblico; dall’altro indica un sinonimo di coesistenza, poiché il Jazz, misterioso termine coniato ai primi del Novecento ne incarna l’essenza essendo stato creato dagli africani deportati e schiavizzati.
Il lavoro presentato alla Cripta è uno dei tre capitoli delle ultime ricerche di Bruno Marrapodi, che all’originaria materia della pittura affianca adesso un nuovo percorso, quello del video animato. Componendo dei brani inediti e intersecandoli al disegno l’artista riscrive, riattualizzati, alcuni passi celebri della letteratura occidentale moderna (Buzzati, Camus, Ellroy, Genet) per raccontare e rivivere lo spirito errante, quanto mai attuale.
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