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"Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia": a Palermo la mostra che celebra 44 fotografi

  • Assostampa Sicilia - Palermo
  • Dall'8 marzo al 4 aprile 2025
  • Visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 con aperture pomeridiane il martedì e il giovedì dalle 9.00 fino alle 17.00
  • Gratuito
  • Visite straordinarie su appuntamento inviando una mail a assostampa@assostampasicilia.it
Balarm
La redazione

Un momento della mostra "Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia" curata da Franco Lannino

A Palermo una mostra che non si limita a esporre immagini di grande impatto, ma che invita anche a riflettere su come il fotogiornalismo stia cambiando nell’era digitale.

Inaugurata l'8 marzo presso il salone "Orlando Scarlata" della sede dell’Associazione Siciliana della stampa, in via Francesco Crispi 286, la mostra "Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia" è visitabile fino al 4 aprile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 con aperture pomeridiane il martedì e il giovedì fino alle 16.30. È anche possibile prenotare visite straordinarie su appuntamento.

L’evento, curato da Franco Lannino, riunisce per la prima volta in Sicilia i principali fotoreporter che, con i loro scatti, hanno documentato i momenti più importanti della cronaca locale.

In mostra ci sono 88 lavori realizzati da 44 fotografi, siciliani e non, ma tutti legati al racconto visivo dell’Isola. 

L’inaugurazione, che fa parte del ciclo di eventi del Circolo della stampa di Palermo, è stata affidata ad Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Claudio Silvestri, segretario aggiunto della Fnsi, e Paolo Serventi Longhi, segretario nazionale dell’Unione nazionale giornalisti pensionati (Unpg).
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Nel catalogo della mostra, Assostampa sottolinea le difficoltà che oggi devono affrontare sia i giornalisti sia i fotoreporter.

«Oggi in bilico ci sono i giornalisti, travolti da social network e fake news - sottolineano nella prefazione Roberto Leone (vicesegretario vicario) e Tiziana Tavella (presidente del Consiglio regionale) - mentre i fotografi di cronaca vengono sostituiti da smartphone, foto manipolate, mentre per la crisi che dura da anni, l’editoria rinuncia per calcolo meramente economico a qualità ed unicità.

La fotografia di cronaca, dal bianco e nero al colore, ha l'obbligo naturale di raccontare la realtà, vivendo dello stesso patto etico con il lettore che sta alla base della cronaca. Per questo abbiamo voluto darle la giusta importanza. E anche per riconoscerci come parti complementari di un unico sistema, quello dell’informazione dal quale dipende la libertà e quindi la democrazia di un Paese».
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