LE VIE DEI TESORI
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Sul "tetto" di Palermo come non l'hai mai vista: l'esclusiva visita nel regno di pianeti, stelle e asteroidi

  • Museo della Specola - Osservatorio Astronomico di Palermo - Palermo
  • 27 maggio 2022
    3 giugno 2022 (evento concluso)
  • Dalle 9.30 alle 12.30
  • 3 euro (visita singola), 10 euro (4 visite), 18 euro (10 visite)
  • Coupon acquistabili online nella pagina dedicata alla visita. Non accessibile ai disabili. Per maggiori informazioni chiamare al numero 091 7745575 (dal lunedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00).
Balarm
La redazione

La sala meridiana del Museo della Specola di Palermo

Da lassù ci si sente padroni della città e si riconoscono chiese, oratori e teatri di Palermo.

Sulla Torre Pisana di Palazzo Reale si scorgono tre cupole che corrispondono ad altrettanti tetti mobili circolari e apribili, nati per permettere le osservazioni della volta celeste grazie ai telescopi custoditi al loro interno.

È il Museo della Specola che sorge negli stessi locali in cui, nel 1790, fu fondato il Reale Osservatorio Astronomico di Palermo; che ancora oggi, dopo più di 200 anni, svolge la sua attività di ricerca.

Nell'ambito del festival "Il Genio di Palermo", il Museo apre le porte alle visite che si svolgono in via straordinaria il venerdì mattina, dalle 9.30 alle 12.30 (27 maggio e 3 giugno).

La Specola, fortemente voluta da Francesco d’Aquino, principe di Caramanico, e finanziata da Ferdinando di Borbone, nacque all’interno dell’Accademia dei Regi Studi, antenata dell’Università.

Per la sua realizzazione, intervennero Giuseppe Venanzio Marvuglia, Léon Dufourny e Domenico Marabitti; il primo direttore fu il matematico e teatino valtellinese Giuseppe Piazzi che utilizzò per primo il prezioso telescopio Ramsden a scala circolare scoprendo, l’1 gennaio 1801, l’asteroide Cerere Ferdinandea.

Con questo nome, Piazzi volle consacrare alla Sicilia e al sovrano l’oggetto della sua scoperta. Ma tutta la Specola è un paniere infinito di storie di studiosi straordinari, veri Geni del sapere: come il principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa o l’astronomo Pietro Tacchini.

La visita è sconsigliata a chi ha problemi cardiaci per la presenza di molte scale.
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