Opera dei Pupi: "I quattro figli di Amone"
Durante la Pentecoste, Carlo Magno, re di Francia e imperatore di Roma, riunisce la sua corte per capire che contributo può ricevere dai suoi paladini in caso di guerra. Ciascuno dei presenti elenca soldati, cavalieri, oro, cavalli, armi. Quando è il turno del Duca Amone, questi presenta i suoi quattro figli: Rinaldo, Salardo, Riccardo e Ricciardetto come validi sostegni alla corona.
Carlo Magno è felice di annunciare che li nominerà cavalieri della sua corte e, per l’occasione, fa disporre un torneo alla lancia in modo che i quattro giovani abbiamo modo di provare il loro valore e ottenere un posto nella schiera dei paladini. Sciolta l’assemblea, rimane solo Gano di Magonza, che da sempre odia la famiglia di Rinaldo. Gano si rivolge a Bertolai, nipote dell’imperatore, istigandolo contro Rinaldo tanto che, durante il torneo, provocherà un duello fatale.
Da qui iniziano le disavventure dei quattro figli di Amone, che saranno costretti a fuggire e a raggiungere le Ardenne, dove combatteranno al fianco del Re Iuvone di Guascogna contro i saraceni. Intanto, il mago Malagigi si adopererà perché Rinaldo sia perdonato dall’imperatore.
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