La "Bohème" en plein air: l'opera di Puccini interpretata da giovani allo Spasimo
La "Bohème", opera di Puccini legata a Palermo per il primo suo successo conquistato nel 1896 al Teatro Massimo, viene messa in scena da giovani artisti, mercoledì 13 settembre alle 20.30, nella cornice del Complesso monumentale dello Spasimo.
È una "Bohème" di prime volte che accompagna il debutto dei giovani protagonisti a conclusione di un workshop sull'opera lirica con il baritono e "Premio Oscar" della lirica Alberto Gazale.
L'opera lirica interpretata da giovani parla così al cuore delle nuove generazioni, avvicinandole al suo linguaggio e ai temi, sempre attuali, che essa racconta, come il grande amore, la passione per la vita e l’inquietudine che l’uomo prova davanti al mistero del dolore.
Un appuntamento en plein air, che consentirà a tutti i cittadini di assistere alla prima palermitana della struggente storia d'amore che lega il poeta Rodolfo alla giovane Mimì, dalla gelida manina. Quando l'opera debutto nel 1896 al Teatro Regio di Torino, ebbe un buon successo di pubblico.
Al contrario, l'opera di Leoncavallo, rappresentata la prima volta nel 1897, cadde rapidamente nell'oblio. La critica in principio si dimostrò fredda nei confronti dell'opera di Puccini, ma in seguito si allineò al generale consenso riscosso in molti teatri.
Alla realizzazione dello spettacolo hanno collaborato gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo per l’allestimento scenico e le risorse professionali dell’Accademia del Lusso e del Teatro Tascabile di Palermo per i costumi.
Le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Conservatorio "Antonio Scontrino" di Trapani, diretta dal maestro Sergio Oliva, con il Coro Symposium di Altavilla Milicia.
È una "Bohème" di prime volte che accompagna il debutto dei giovani protagonisti a conclusione di un workshop sull'opera lirica con il baritono e "Premio Oscar" della lirica Alberto Gazale.
L'opera lirica interpretata da giovani parla così al cuore delle nuove generazioni, avvicinandole al suo linguaggio e ai temi, sempre attuali, che essa racconta, come il grande amore, la passione per la vita e l’inquietudine che l’uomo prova davanti al mistero del dolore.
Un appuntamento en plein air, che consentirà a tutti i cittadini di assistere alla prima palermitana della struggente storia d'amore che lega il poeta Rodolfo alla giovane Mimì, dalla gelida manina. Quando l'opera debutto nel 1896 al Teatro Regio di Torino, ebbe un buon successo di pubblico.
Al contrario, l'opera di Leoncavallo, rappresentata la prima volta nel 1897, cadde rapidamente nell'oblio. La critica in principio si dimostrò fredda nei confronti dell'opera di Puccini, ma in seguito si allineò al generale consenso riscosso in molti teatri.
Alla realizzazione dello spettacolo hanno collaborato gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo per l’allestimento scenico e le risorse professionali dell’Accademia del Lusso e del Teatro Tascabile di Palermo per i costumi.
Le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Conservatorio "Antonio Scontrino" di Trapani, diretta dal maestro Sergio Oliva, con il Coro Symposium di Altavilla Milicia.
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