Famiglia, violenza, oppressione: "Sorella con fratello", lo spettacolo del Teatro Libero
Alessandro Averone e Alessandra Fallucchi in "Sorella con Fratello", ph. Manuela Giusto
Una tragedia, un omicidio, una storia fumosa che lega un uomo e una donna: sul palco del Teatro Libero di Palermo, dal 19 al 21 aprile alle ore 21.15, va in scena "Sorella con Fratello".
Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia il Carro dell'Orsa in collaborazione con Zerkalo (entrambe realtà romane), è basato su un testo di Alberto Basetti che affronta il tema della famiglia, luogo di creazione, che si trasforma in una genesi di violenza e di oppressione.
Diretti da Alessandro Machìa, Alessandra Fallucchi (la Sorella) e Alessandro Averone (il Fratello) consentono al pubblico di entrare in una situazione difficile: lei si trova in un istituto correzionale, dove sconta gli ultimi anni della sua pena. Lui va a trovarla e proprio durante questi incontri, si svela la tragedia che ha visto coinvolti i due fratelli in un omicidio familiare.
Lei, forse innocente, sta pagando la colpa di lui. Nella semplicità quasi straniante che contraddistingue il dialogo tra i due fratelli, si delinea la storia privata di una famiglia, fatta di espiazione e di redenzione, ma anche di ricerca dell’identità e di un desiderio che mai si esprime veramente, destinato a far parte esclusivamente di una vita immaginaria.
Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia il Carro dell'Orsa in collaborazione con Zerkalo (entrambe realtà romane), è basato su un testo di Alberto Basetti che affronta il tema della famiglia, luogo di creazione, che si trasforma in una genesi di violenza e di oppressione.
Diretti da Alessandro Machìa, Alessandra Fallucchi (la Sorella) e Alessandro Averone (il Fratello) consentono al pubblico di entrare in una situazione difficile: lei si trova in un istituto correzionale, dove sconta gli ultimi anni della sua pena. Lui va a trovarla e proprio durante questi incontri, si svela la tragedia che ha visto coinvolti i due fratelli in un omicidio familiare.
Lei, forse innocente, sta pagando la colpa di lui. Nella semplicità quasi straniante che contraddistingue il dialogo tra i due fratelli, si delinea la storia privata di una famiglia, fatta di espiazione e di redenzione, ma anche di ricerca dell’identità e di un desiderio che mai si esprime veramente, destinato a far parte esclusivamente di una vita immaginaria.
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