"Ai quattro punti del mondo": la messa in scena tratta dall'opera di Consolo al Montevergini
L'attore Filippo Luna
Nasce a Palermo, al Nuovo Teatro Montevergini, il progetto #cittàlaboratorio: un laboratorio creativo che coinvolge i giovani ideato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dal Teatro Biondo.
Da giovedì 14 a sabato 16 dicembre alle 21.15 il progetto entra nel vivo affrontando il tema de "La poetica della città attraverso lo spazio teatrale", con la messa in scena di "Ai quattro punti del mondo, muovono arcangeli il vento e i colori", drammaturgia in quattro quadri dedicata all’opera di Vincenzo Consolo.
Un progetto teatrale di Alfio Scuderi che vede sul palcoscenico Filippo Luna, Stefania Blandeburgo, Gaia Insenga, Chiara Muscato e la danzatrice Giovanna Velardi.
Lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Gianni Gebbia e Dario Sulis, le scene e le installazioni video sono stae realizzate Enzo Venezia.
Si tratta di un racconto duro, emotivo, che traccia la storia drammatica di una città lacerata dalla guerra di mafia, divisa dalle sue stesse contraddizioni, travolta dalla politica degli anni neri. Tuttavia le parole di Consolo, adattate nel percorso drammaturgico dal regista, ci guidano verso una fisiologica reazione, l’ideale catarsi di una città che si rialza e reagisce.
Da giovedì 14 a sabato 16 dicembre alle 21.15 il progetto entra nel vivo affrontando il tema de "La poetica della città attraverso lo spazio teatrale", con la messa in scena di "Ai quattro punti del mondo, muovono arcangeli il vento e i colori", drammaturgia in quattro quadri dedicata all’opera di Vincenzo Consolo.
Un progetto teatrale di Alfio Scuderi che vede sul palcoscenico Filippo Luna, Stefania Blandeburgo, Gaia Insenga, Chiara Muscato e la danzatrice Giovanna Velardi.
Lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Gianni Gebbia e Dario Sulis, le scene e le installazioni video sono stae realizzate Enzo Venezia.
Si tratta di un racconto duro, emotivo, che traccia la storia drammatica di una città lacerata dalla guerra di mafia, divisa dalle sue stesse contraddizioni, travolta dalla politica degli anni neri. Tuttavia le parole di Consolo, adattate nel percorso drammaturgico dal regista, ci guidano verso una fisiologica reazione, l’ideale catarsi di una città che si rialza e reagisce.
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