"Senza Ritorno. Orazione per le vittime del femminicidio" al Circolo Arci Fontarò

Le attrici Maria Teresa Coraci e Giuditta Perriera
"Senza Ritorno. Orazione per le vittime del femminicidio" è il titolo dello spettacolo di Giuditta Perriera, per la regia di Enrico Stassi, in programma al Fontarò-Circolo Arci dedica in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Se di violenza si tratta, non comincia quando un uomo uccide una donna. Quella è solo la triste fine. Ma quando la società nel suo complesso costruisce, avalla e tramanda una serie di stereotipi sulle donne e di regole sottintese che, se spezzate o trasgredite, conducono una donna a diventare, nell’immaginario collettivo, da fata a strega. E a dover dunque essere inevitabilmente punita per questa sua trasformazione.
Sul palco saliranno due attrici che attraverso le parole di grandi poetesse come Alda Merini e Joan Cavanagh e storie crude e attuali di donne uccise o psicologicamente maltrattate, condurranno gli spettatori a ripensare un nuovo modo di intendere l’universo femminile.
Due attrici sole in scena (Giuditta Perriera e Maria Teresa Coraci), ma portatrici di migliaia di donne maltrattate o uccise, soltanto perché hanno voluto essere persone libere da stereotipi. Libere, dunque persone. Ed è per questo che lo spettacolo metterà in gioco tutte le corde delle donne: sensualità, ironia, dramma, complessità, dubbi, amore, tenerezza, rabbia, disperazione, mettendo a nudo quel bisogno di capire e di provare sentimenti che si traduce in una girandola di emozioni, in una giostra di donne.
Se di violenza si tratta, non comincia quando un uomo uccide una donna. Quella è solo la triste fine. Ma quando la società nel suo complesso costruisce, avalla e tramanda una serie di stereotipi sulle donne e di regole sottintese che, se spezzate o trasgredite, conducono una donna a diventare, nell’immaginario collettivo, da fata a strega. E a dover dunque essere inevitabilmente punita per questa sua trasformazione.
Sul palco saliranno due attrici che attraverso le parole di grandi poetesse come Alda Merini e Joan Cavanagh e storie crude e attuali di donne uccise o psicologicamente maltrattate, condurranno gli spettatori a ripensare un nuovo modo di intendere l’universo femminile.
Due attrici sole in scena (Giuditta Perriera e Maria Teresa Coraci), ma portatrici di migliaia di donne maltrattate o uccise, soltanto perché hanno voluto essere persone libere da stereotipi. Libere, dunque persone. Ed è per questo che lo spettacolo metterà in gioco tutte le corde delle donne: sensualità, ironia, dramma, complessità, dubbi, amore, tenerezza, rabbia, disperazione, mettendo a nudo quel bisogno di capire e di provare sentimenti che si traduce in una girandola di emozioni, in una giostra di donne.
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