Scoprendo i marchingegni nascosti nella Casina Cinese: un'esperienza suggestiva con "Le Vie dei Tesori"
La Casina Cinese
Orientaleggiante, colma di volute, ghirigori, guglie, specchi e affreschi con scene popolate da leggiadre damine con gli occhi a mandorla: "Le Vie dei Tesori" aprono le porte della Casina Cinese per regalare ai visitatori un'esperienza suggestiva di circa 30 minuti.
La Casina Cinese è frutto della passione per l’Orientalismo che contagiò re Borbone Ferdinando IV, e soprattutto la regina Maria Carolina, in fuga da Napoli nel 1798. L’architetto Marvuglia costruì la casina in muratura, mantenendo lo stile di un preesistente edificio in legno (la Villa delle Campanelle del barone della Scala), con pagode, e scale a lumaca e decori orientali.
Nel seminterrato si trova la sala da ballo. Al piano superiore la sala del ricevimenti con la “tavola matematica”, un dispositivo che consente il saliscendi dei piatti dalle cucine sottostanti: un marchingegno restaurato (anche con il contributo de Le Vie dei Tesori) e che ora è stato rimesso in funzione.
Recuperati (ma non visitabili) i famosi cunicoli che collegano la villa alla cappella e alle ex cucine, che oggi ospitano il Museo etnografico Pitrè, chiuso perché è in corso il restauro.
In questa nuova edizione de "Le Vie dei Tesori" tutto il capoluogo è da vivere: da terra, dal cielo, dal mare. Sono infatti 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e di tutte le attività in programma (esperienze, passeggiate, fuori porta, etc..) sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
La Casina Cinese è frutto della passione per l’Orientalismo che contagiò re Borbone Ferdinando IV, e soprattutto la regina Maria Carolina, in fuga da Napoli nel 1798. L’architetto Marvuglia costruì la casina in muratura, mantenendo lo stile di un preesistente edificio in legno (la Villa delle Campanelle del barone della Scala), con pagode, e scale a lumaca e decori orientali.
Nel seminterrato si trova la sala da ballo. Al piano superiore la sala del ricevimenti con la “tavola matematica”, un dispositivo che consente il saliscendi dei piatti dalle cucine sottostanti: un marchingegno restaurato (anche con il contributo de Le Vie dei Tesori) e che ora è stato rimesso in funzione.
Recuperati (ma non visitabili) i famosi cunicoli che collegano la villa alla cappella e alle ex cucine, che oggi ospitano il Museo etnografico Pitrè, chiuso perché è in corso il restauro.
In questa nuova edizione de "Le Vie dei Tesori" tutto il capoluogo è da vivere: da terra, dal cielo, dal mare. Sono infatti 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e di tutte le attività in programma (esperienze, passeggiate, fuori porta, etc..) sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
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