"Rosalia eris in peste patrona": tra arte e narrazione, a Palazzo Reale la storia della Santuzza
"Saint Rosalie" di Anthony van Dyck
La mostra "Rosalia eris in peste patrona" ripercorre uno dei momenti più critici della storia di Palermo: il lasso di tempo di cinquant’anni che vede la città colpita da due terribili pestilenze, nel 1575-76 e nel 1624. Esposta la vera storia di Rosalia, donna e Santa, tra arte e narrazione attraverso una ricchissima esposizione di capolavori di Van Dyck, Novelli, La Barbera, Preti, nonché di documenti d’epoca, fino al 5 maggio.
L’esposizione, aperta il 4 settembre, giorno in cui Palermo festeggia la Patrona, è un’iniziativa della Fondazione Federico II, in sinergia con l’Assemblea regionale siciliana, il dipartimento regionale dei Beni culturali, la Soprintendenza per i Beni culturali e l’Arcidiocesi di Palermo, che hanno scelto di dedicare al culto e alla devozione di Santa Rosalia, sotto il profilo artistico, culturale e antropologico, una ricchissima esposizione di dipinti, pale d’altare e documenti storici.
La seconda edizione affronta il tema dei santi taumaturghi e della Peste del 1575. La terza sezione è centrata, interamente, sulla figura di Rosalia Sinibaldi come donna prima della canonizzazione come Santa. la quarta sezione rappresenta una vera e propria narrazione della diffusione del culto e dei percorsi processionali rappresentati, iconograficamente, attraverso le pale d'altare e le urne reliquiarie commissionate ad artisti come pietro Novelli e Anton Van Dick.
Inoltre, è esposta, per la prima volta, una inedita statuetta in alabastro, conservata fino ad oggi, al palazzo Reale di Palermo.
L’esposizione, aperta il 4 settembre, giorno in cui Palermo festeggia la Patrona, è un’iniziativa della Fondazione Federico II, in sinergia con l’Assemblea regionale siciliana, il dipartimento regionale dei Beni culturali, la Soprintendenza per i Beni culturali e l’Arcidiocesi di Palermo, che hanno scelto di dedicare al culto e alla devozione di Santa Rosalia, sotto il profilo artistico, culturale e antropologico, una ricchissima esposizione di dipinti, pale d’altare e documenti storici.
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La mostra presenta, per la prima volta, trentotto opere d'arte, tra le più importanti, dedicate a Santa Rosalia, Patrona della città di Palermo. L'esposizione comprende quattro sezioni: la prima sezione è un omaggio al capoluogo siciliano e a quei territori denominati, un tempo, "Nazioni" con le quali la Sicilia ha intessuto rapporti ed in particolar modo con i genovesi, i pisani, i veneziani, gli amalfitani, i lombardi e i napoletani.La seconda edizione affronta il tema dei santi taumaturghi e della Peste del 1575. La terza sezione è centrata, interamente, sulla figura di Rosalia Sinibaldi come donna prima della canonizzazione come Santa. la quarta sezione rappresenta una vera e propria narrazione della diffusione del culto e dei percorsi processionali rappresentati, iconograficamente, attraverso le pale d'altare e le urne reliquiarie commissionate ad artisti come pietro Novelli e Anton Van Dick.
Inoltre, è esposta, per la prima volta, una inedita statuetta in alabastro, conservata fino ad oggi, al palazzo Reale di Palermo.
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