Rapporto tra uomo e infinito nella "Leggerezza Cosmica" dell'artista nisseno Alberto Antonio Foresta

"Da me nascono fiori", 2018 (part.)
Da qui nascono le sue opere astratte, cieli immensi dalle atmosfere rarefatte e sospese che accolgono tramonti fluorescenti, marine gialle, grandi lune rosse e aurore boreali dalle sfumature del rosa e del verde acido. I quadri sono finestre che si affacciano su nuovi mondi sconfinati e surreali in cui i paesaggi, affascinanti e al contempo spiazzanti, vengono completamente soggettivizzati dall'artista.
"Leggerezza Cosmica" è il titolo della personale dell'artista nisseno, fruibile dalle 19 di venerdì 15 marzo fino al 4 aprile nei locali dell'associazione culturale La Cicalata di Messina in via Pippo Romeo 19.
Il progetto fa parte della rassegna artistica "ContemporaneaMente artisti siciliani in mostra" ideata e curata da Gabriella Papa, nato con l'intento di creare, attraverso le mostre, momenti di contatto e condivisione con nuove realtà artistiche siciliane, ed in particolare promuovere giovani artisti, affermati o emergenti, con interessanti curriculum di mostre e iniziative in Italia e all'estero.
Interessato alla società e alla sue contraddizioni, attraverso l'utilizzo di molteplici canali espressivi, che spaziano dalla fotografia alla pittura, dall'installazione alla video-arte, Alberto Antonio Foresta ha cercato di mettere in risalto, con sguardo critico o ironico, quella naturale propensione alla quotidianità, agli affetti familiari, agli interessi e ai riferimenti culturali sempre all'interno di una panoramica interpretativa più ampia.
Cresciuto nella vicina San Cataldo, si appassiona fin dalla tenera età all’arte ed in particolar modo alla pittura, grazie all’influenza del padre anche lui pittore, si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo e successivamente all’Università di Firenze.
L'intera sua indagine, ricca di rimandi artistici, culturali, sociali e popolari, racchiude le testimonianze delle ricerche artistiche del primo Novecento. Nei suoi colori è concentrata l’intenzione dei fauves fino alle ricerche dell’espressionismo astratto, con le grandi tele e le stesure di colore vibrante di Rothko, di Gottlieb, di Newman, di Reinhardt e di tutti i rappresentanti del color field painting.
Tanti depositi culturali che trovano dimora in temi e spunti di ricerca, che confluiscono in opere costituite da deboli figure nella serie "Buongiorno Hitler" o dai colori saturi e dai forti contrasti cromatici in campiture geometriche in cui improvvisamente i contorni diventano talmente labili da svanire, come nella serie "Harmonia Mundi".
Foresta raccontandosi afferma che: «la necessità della pittura viene coniugata ad una educazione radicata nello stabilire contatti con la società contemporanea, spesso anche entrandovi in contrasto e sottolineandone le infinite contraddizioni».
Questa evidente voglia di indagare e di utilizzare le diverse possibilità dell’arte è evidente nei diversi progetti fotografici, come nella serie "Supplica a mia Madre" dall'immediato rimando pasoliniano, all’inedita serie "Per mia colpa, per mia grandissima colpa", portando in evidenzia l'ambiguità e l'indagine sociale di cui si è fatto portavoce.
L'uso di un bianco e nero dal gusto fortemente rétro si scontra con il gusto contemporaneo dell'incerto e dell'indefinito, in quanto prive di nitidezza e dai contorni confusi, o fotografie dal forte impianto accademico scardinate dalle esplosioni di colore, fino a inglobare e sostituire lo stesso soggetto divenendo protagonista assoluto della scena fotografica.
Nel corso degli anni è stato protagonista di numerose personali e collettive di pittura, e nel dicembre 2014 è stato uno dei fondatori del "Collettivo Artistico Indipendente Contemporaneo Madre" di cui è membro insieme ad altri 10 artisti di diversa provenienza etnica e culturale, intraprendendo un progetto di mostra itinerante per le città italiane ed europee.
Dopo aver vissuto e lavorato a Milano alcuni anni, attualmente lavora e vive in Sicilia.
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