Prima dimora dei monaci, poi fabbrica del pane: le visite al Mulino di Sant'Antonino a Palermo

Il Mulino di Sant'Antonino a Palermo
L’ex convento secentesco di Sant’Antonio da Padova (Sant’Antonino nell’accezione consueta), all’imbocco di corso Tukory, custodisce quattro secoli di storia.
Il convento, progettato da Mariano Smiriglio e realizzato nel 1630, a seguito della soppressione degli ordini religiosi – nel 1866 – fu trasformato dall’esercito in “caserma della sussistenza” dove si fabbricava pane per i soldati.
La perla è il gigantesco mulino in legno massiccio, con i binari per le carrucole ancora intatti. Acquisito dall’Università di Palermo nel 2004, l’edificio è stato recuperato, restaurato e inaugurato nel 2012. Da pochi mesi è riemerso l’antico acciottolato del chiostro e sono stati portati alla luce splendidi affreschi (visita a parte) di un’ala del convento, anch’essa recuperata.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili dall'ingresso laterale.
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