TEATRO E CABARET
HomeEventiTeatro e cabaret

"Oltre il Sole e la Luna c'è le Stelle": lo spettacolo dedicato a Danilo Dolci a Palermo

  • Scena Nostra - Winter Edition 2025
  • Spazio Franco - Palermo
  • Dal 14 al 15 marzo 2025
  • 21.00
  • 10 euro
  • Biglietti acquistabili online sul sito di Spazio Franco. Maggiori info al numero 379 2876196
Balarm
La redazione

Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi della compagnia palermitana Teatrialchemici

"Scena Nostra" chiude la sua prima Winter Season, venerdì 14 e sabato 15 marzo con la storica compagnia palermitana Teatrialchemici.

Il focus della nuova stagione è dedicato al meglio della creazione teatrale contemporanea prodotta da Babel in collaborazione con la Rete Latitudini e con il sostegno della Regione Siciliana e del Ministero della Cultura, con la direzione artistica di Giuseppe Provinzano.

Fondata nel 2005 da Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, Teatrialchemici presenta per la prima volta a Palermo "Oltre il sole e la luna c’è le Stelle", cantazione clandestina per Danilo Dolci, pièce dedicata alla vita e alla figura di Danilo Dolci che ritorna in scena dopo il successo del debutto all’ultima edizione del festival Orestiadi di Gibellina.

«Lo spettacolo mira all’importanza di un’esperienza circolare e condivisa: mettersi a nudo, avere un obiettivo comune, essere qui e ora, diventano condizioni essenziali per iniziare, come avrebbe detto Danil Dolci, un viaggio poetico all’incontrario - spiegano Di Gangi e Giacomazzi che curano la drammaturgia e la regia del lavoro -. Parola che pone l’accento sull’importanza di avere punti di vista originali, di affrontare la vita con una visione poetica che solo l’amore verso l’Utopia ci può dare». 
Adv
In scena due attori in uno spazio vuoto dove brilla un cerchio di luce, la Luna.

Una candela al centro, unico elemento di scena, indica simbolicamente il letto di una baracca di Cortile Cascino, il malfamato quartiere di Palermo, in cui Dolce appena giunto al Sud, a soli 28 anni, comincia il suo primo sciopero della fame per un bambino lasciato morire di fame da uno Stato assente.

In questo cerchio di luce lunare appaiono così alcuni dei personaggi che hanno incrociato direttamente o di riflesso la figura del noto sociologo ricordato come il Gandhi di Sicilia: la povera gente, i pescatori, i contadini, ma anche l’élite politica e intellettuale: Leonardo Sciascia, Indro Montanelli, Federico Fellini, Bernardo Mattarella…

Un notevole contributo è lasciato in scena all’improvvisazione, ricercando nell’atto teatrale lo stato interiore dei cerchi maieutici originari che Dolci organizzava a Spine Sante a Trappeto, dove aveva deciso di trasferirsi dal Nord, in una sorta di viaggio all’incontrario.

Il Teatro e i suoi giochi, le entrate e le uscite dai personaggi senza soluzione di continuità, il girare attorno a una storia di cui ormai si confondono inizio, svolgimento e fine, immerge il pubblico nell’esperienza circolare, mischiando la malinconia di un poeta dimenticato, l’ironia e la saggezza delle parole dei poveri cristi, il disprezzo di una classe dirigente e/o intellettuale, l’amore e il rispetto di una parte di essa, la gioia di ritrovare speranze abbandonate…per ritrovarsi di fronte ad un piccolo seme così incredibilmente simile a un astro dell’universo.

L’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si toccano restituendoci i versi che più riassumono la poetica di un grande uomo: se l’occhio non si esercita non vede. Se la pelle non tocca non sa.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

COSA C'È DA FARE