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"Notte di Zucchero" a Palermo: performance e monologhi d'autore al Cimitero degli Inglesi all’Acquasanta

  • Cimitero degli Inglesi all'Acquasanta, via Simone Gulì - Palermo - Vedi mappa
  • 2 novembre 2018 (evento concluso)
  • 09.00
  • Gratuito
  • Info all'indirizzo nottedizucchero@libero.it
Balarm
La redazione

"Notte di Zucchero"

In Sicilia i morti non solo si ricordano, ma si celebrano con una festa dalle radici antichissime che unisce profonde motivazioni religiose a elementi di matrice pagana: con questo spirito torna a Palermo la "Notte di Zucchero" in una veste inedita che coinvolge - per la prima volta in Sicilia - due cimiteri del capoluogo siciliano.

Novità assoluta di questa edizione sarà la riapertura del Cimitero degli Inglesi all’Acquasanta, il "lazzaretto" di via Simone Gulì che fu terreno di sepoltura di alcuni residenti britannici e forestieri del 19esimo secolo, che il 2 novembre a partire dalle 9 ospita performance e monologhi d'autore recitati da attori teatrali seguendo il filo conduttore della memori, dopo il discorso inaugurale delle autorità.

Ci saranno Valentina Barresi in "Lu pupu smuzzicatu" di Lina Maria Ugolini, la storia del fantasma di una donna innamorata e di un cavaliere che finirà morsicchiato come un pupo di zucchero; Sebastiana Eriu in "Picciridda stidda" di Francesco Randazzo, il racconto sulla piccola Rosalia Lombardo imbalsamata ai Cappuccini di Palermo; Sandro Dieli in "I miei morti felici" che racconterà di un bambino che, per la festa dei morti, riceve in regalo una bicicletta; Viviana Lombardo in "La Santuzza" di Cetta Brancato, storia di una Santuzza inedita risvegliata dal suo sonno eterno da un festoso e rumoroso Festino; Valerio Strati che riproporrà "Incubo" di Fabio Ceraulo.
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Tra i monologhi anche quelli di Giuditta Perriera in "Il viaggio in macchina" scritto da Nadia Terranova, racconto tra il ricordo e la nostalgia del caro padre; Marco Cuffaro in "La banda muta" di Gaetano Savatteri, sulla storia di una banda di un paese siciliano che accompagna silenziosamente un funerale; Stefania Orsola Garello in "Almanacco siciliano delle morti presunte" di Roberto Alajmo, lo scritto che racconta gli ultimi istanti di vita di tante vittime, sia adulti che bambini, consapevoli e no, della mafia.Infine "Il bello dei morti" di Dora Argento che descrive l’attesa ingenua ed entusiasta, ma con un finale consapevole, di un bambino che aspetta i regali dei suoi "morti" durante la notte della vigilia.

L’evento, ideato e diretto artisticamente da Giusi Cataldo con il coordinamento di Dora Argento, è inserito all’interno del programma ufficiale di "Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018".
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