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Riccardo Brugnone e Igor Scalisi Palminteri: sacro e profano arrivano in forma d’arte

  • Giuseppe Veniero Project - Palermo
  • Dal 2 al 30 novembre 2017 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì a sabato dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Domenica e fuori orario, su appuntamento
  • Gratuito
  • Per informazioni telefonare al numero 333.6066232, oppure inviare una mail a info@veniero.it
Balarm
La redazione
La Galleria Giuseppe Veniero Project di Palermo mette in mostra il rito dei morti nei lavori di Riccardo Brugnone e Igor Scalisi Palminteri. Distacco, elaborazione del lutto e racconto del vissuto sono i temi trattati dai due artisti che dialogano insieme nello spazio espositivo sino a fine novembre

Colmi di assenza, lucidi nel distacco, ricchi della mancanza. Igor Scalisi Palminteri e Riccardo Brugnone presentano “Il Grande Diluvio”, un progetto espositivo che racconta il mondo dei due artisti intriso di contraddizioni e di contrasti non sempre evidenti. Come di differenze è fatto il loro rapporto di amicizia e fratellanza. Totalmente diversi eppure così omologhi l'uno dell'altro, il loro è uno scambio continuo.

La mostra ragiona su temi come la mancanza, l'elaborazione del lutto, il distacco ma anche la morte delle coscienze, degli ideali per cui lottare. É l'occasione per raccontare con orgoglio l'ultimo vissuto di uomini e donne, di momenti tragici e battaglie a volte perse, abbeverandosi alla fonte di un dolore, che è l'unico modo per trasformare sé stessi in qualcosa di ancora più bello e onesto. 
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Palminteri compone sapientemente la scena dosando dolore e gioia, colore e ombre. I volti assumono le sembianze di maschere greche, imprimendo una fissità tragica e grottesca che li rende più reali del reale. Imbandisce scene complesse, ricche di oggetti e persone che involontariamente disegnano teatrali schemi dolenti. Una discesa agli inferi che si confronta con la morte con coraggio. 

Brugnone è mago della sottrazione. Sottrae colore, materia, ma non significato. La sua è arte di denuncia. Un excursus violento sul concetto di morte e distacco che impone domande alla quali non vuole dare risposte. I neri e i grigi sono emblematici nel suo lavoro. Rappresentano la terra di mezzo, un limbo. Un pessimismo reale e concreto, generato dalla consapevolezza di vivere in una terra difficile, complessa, amata e ripudiata, come succede solo quando il vero amore ti spinge a piangere e soffrire sulle pene di una citta violentata e offesa.
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