"Nero su bianco" allo Stato Brado: mostra dinamica della stampa tipografica
Foto di Renato Alongi
Il Piccolo Teatro Patafisico in collaborazione con mali caratteri dà vita a "Nero su Bianco", mostra-dinamica sulla tipografia classica: un percorso, visibile fino al 22 dicembre, che attraversa l’evoluzione europea di un’arte che ha lasciato il segno per oltre cinquecento anni.
Un'occasione per toccare con mano i caratteri mobili di diverse epoche e osservare i processi di composizione e stampa in serie attraverso l’utilizzo di una macchina ottocentesca, presso i locali di Stato Brado, in piazzetta di Resuttano 4 a Palermo.
La stampa a Palermo arriva pochi anni dopo la sua invenzione: tra i primi libri stampati in Sicilia si annoverano una descrizione delle feste fatte dai Palermitani in occasione della resa di Barcellona nel 1472 scritta da Giovanni Naso.
La ricca produzione libraria agli albori di quest’arte testimonia la ricchezza e apertura al nuovo dell'Isola e non può essere relegata tra i fasti di una civiltà ormai scomparsa e ammirata solo staticamente sui prodotti stampati o attraverso mute macchine e attrezzature.
La stampa è viva e deve essere celebrata dimostrandone la vitalità, vedendo e praticando la composizione dei caratteri, l’impostazione delle forme, osservando il movimento ed il suono delle macchine da stampa manuali e semi automatiche. Solo attraverso l’osservazione e la pratica diretta si può apprezzare tutto ilsuo valore e il suo potenziale culturale e didattico.
Una mostra dinamica illustra non solo materiali ed attrezzature ma permette di provarli e sperimentarli consentendo una comprensione piena ed immediata delle tecniche, di scoprire i segreti del mestiere.
Un'occasione per toccare con mano i caratteri mobili di diverse epoche e osservare i processi di composizione e stampa in serie attraverso l’utilizzo di una macchina ottocentesca, presso i locali di Stato Brado, in piazzetta di Resuttano 4 a Palermo.
La stampa a Palermo arriva pochi anni dopo la sua invenzione: tra i primi libri stampati in Sicilia si annoverano una descrizione delle feste fatte dai Palermitani in occasione della resa di Barcellona nel 1472 scritta da Giovanni Naso.
La ricca produzione libraria agli albori di quest’arte testimonia la ricchezza e apertura al nuovo dell'Isola e non può essere relegata tra i fasti di una civiltà ormai scomparsa e ammirata solo staticamente sui prodotti stampati o attraverso mute macchine e attrezzature.
La stampa è viva e deve essere celebrata dimostrandone la vitalità, vedendo e praticando la composizione dei caratteri, l’impostazione delle forme, osservando il movimento ed il suono delle macchine da stampa manuali e semi automatiche. Solo attraverso l’osservazione e la pratica diretta si può apprezzare tutto ilsuo valore e il suo potenziale culturale e didattico.
Una mostra dinamica illustra non solo materiali ed attrezzature ma permette di provarli e sperimentarli consentendo una comprensione piena ed immediata delle tecniche, di scoprire i segreti del mestiere.
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