"Animal Palace" di Emiliano Maggi, la personale dell'artista degli anni Zero

Il Museo Civico di Castelbuono ospita, dall'11 agosto al 5 novembre in occasione della 21esima edizione dell'Ypsigrock Festival, la mostra personale di Emiliano Maggi, uno degli artisti più interessanti della generazione degli anni Zero.
Un progetto articolato nato dalla collaborazione con Incurva, associazione culturale per la promozione della ricerca e produzione dell'arte contemporanea, che mira ad approfondire alcuni dei temi fondamentali della ricerca artistica dell'artista, legati alla partecipazione emotiva, al simbolismo, al mistero della natura ancestrale, al mito e all'iconografia popolare: un'originale ricerca espressiva che intreccia linguaggi diversi, come la performance, la scultura e le sperimentazioni visive e sonore.
Dopo un periodo di residenza in Sicilia, e lavorando a stretto contatto con gli artigiani del luogo, Emiliano Maggi ha realizzato delle sculture in ceramica e corallo, lavorando a Trapani con Platimiro Fiorenza, uno dei più importanti maestri nella lavorazione del corallo siciliano, liberamente ispirate all’iconografia degli stucchi della bottega di Giacomo Serpotta che decorano la Cappella Palatina del Castello dei Ventimiglia di Castelbuono, sede del Museo.
La sfaccettata ricerca artistica di Emiliano Maggi ha sempre saputo coniugare scenari psichedelici a simbolismo mitologico, ritualità e iconografia rurale fatta di fiaba e sogno a ipnotiche ambientazioni da horror nostrano anni ‘70. Il tutto raccontato con una poliedrica produzione che spazia dalla performance alla produzione di gioielli, dall’acclamato progetto musicale Estasy a lavori fotografici e pittorici.
Un progetto articolato nato dalla collaborazione con Incurva, associazione culturale per la promozione della ricerca e produzione dell'arte contemporanea, che mira ad approfondire alcuni dei temi fondamentali della ricerca artistica dell'artista, legati alla partecipazione emotiva, al simbolismo, al mistero della natura ancestrale, al mito e all'iconografia popolare: un'originale ricerca espressiva che intreccia linguaggi diversi, come la performance, la scultura e le sperimentazioni visive e sonore.
Dopo un periodo di residenza in Sicilia, e lavorando a stretto contatto con gli artigiani del luogo, Emiliano Maggi ha realizzato delle sculture in ceramica e corallo, lavorando a Trapani con Platimiro Fiorenza, uno dei più importanti maestri nella lavorazione del corallo siciliano, liberamente ispirate all’iconografia degli stucchi della bottega di Giacomo Serpotta che decorano la Cappella Palatina del Castello dei Ventimiglia di Castelbuono, sede del Museo.
La sfaccettata ricerca artistica di Emiliano Maggi ha sempre saputo coniugare scenari psichedelici a simbolismo mitologico, ritualità e iconografia rurale fatta di fiaba e sogno a ipnotiche ambientazioni da horror nostrano anni ‘70. Il tutto raccontato con una poliedrica produzione che spazia dalla performance alla produzione di gioielli, dall’acclamato progetto musicale Estasy a lavori fotografici e pittorici.
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