Marmi mischi, stucchi, colonne: le visite alla Chiesa dell'Immacolata Concezione di Palermo, dove il barocco dà spettacolo

Un dettaglio della chiesa dell'Immacolata Concezione a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
A una Palermo tribolata dalla peste e alla devozione di una vedova rimanda la storia di questa chiesa, nel cuore del Capo. L’edificio faceva parte, assieme al monastero, del complesso benedettino voluto da Laura Imbarbara, rimasta sola dopo la morte del marito, don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all’interno della chiesa), e senza figli.
Fu realizzato nel 1576, dopo l’invocazione del popolo a Maria, affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morte. La facciata è semplice e severa. L’interno, invece, è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, dipinti, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso.
Tutto l’apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637, opera di Pietro Novelli.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
A una Palermo tribolata dalla peste e alla devozione di una vedova rimanda la storia di questa chiesa, nel cuore del Capo. L’edificio faceva parte, assieme al monastero, del complesso benedettino voluto da Laura Imbarbara, rimasta sola dopo la morte del marito, don Sigismondo Ventimiglia (il suo sarcofago è tuttora custodito all’interno della chiesa), e senza figli.
Fu realizzato nel 1576, dopo l’invocazione del popolo a Maria, affinché l’epidemia di peste smettesse di seminare morte. La facciata è semplice e severa. L’interno, invece, è un autentico gioiello del barocco palermitano: una spettacolare visione di marmi mischi, stucchi, dipinti, ferri forgiati e dorati, statue e colonne tortili in marmo rosso.
Tutto l’apparato decorativo ruota attorno all’altare maggiore, sovrastato dalla grande tela della “Immacolata Concezione” del 1637, opera di Pietro Novelli.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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