Manoscritti, incunaboli e codici: visite al Convento di San Francesco e alla Biblioteca Feliciana

Convento di San Francesco e Biblioteca feliciana di Naro
Castelli, chiese e monasteri sono i protagnisti di Naro, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Luoghi che saranno visitabili durante "Le Vie dei Tesori", che per la sua prima edizione si svolgerà nei weekend dal 13 al 29 settembre.
Il convento di San Francesco, che risale al XIII secolo, è oggi sede del Comune e della Biblioteca comunale Feliciana, la cui fondazione risale alla seconda metà del secolo XVII, e si deve al priore Melchiorre Milazzo da Naro dell’Ordine dei Padri Minori Francescani, aiutato dalla sorella Donna Felice, cui la biblioteca è dedicata.
Tredicimila volumi, provenienti dall’ex convento dei Francescani, dal patrimonio librario dei Padri Minori di Santa Maria di Gesù e dei Minori conventuali cappuccini.
Racchiude 23 incunaboli, quattrocento cinquecentine, 56 manoscritti (due sono di fra’ Saverio Cappuccino, e raccontano la storia di Naro dalle origini al 1825). Il volume più pregiato è un codice pergamenaceo (secoli XII-XII) “Breviarum Typis Gothicis – Pergamena Charta”, in scrittura gotica miniata in oro, opera di amanuensi fiorentini.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
Il convento di San Francesco, che risale al XIII secolo, è oggi sede del Comune e della Biblioteca comunale Feliciana, la cui fondazione risale alla seconda metà del secolo XVII, e si deve al priore Melchiorre Milazzo da Naro dell’Ordine dei Padri Minori Francescani, aiutato dalla sorella Donna Felice, cui la biblioteca è dedicata.
Tredicimila volumi, provenienti dall’ex convento dei Francescani, dal patrimonio librario dei Padri Minori di Santa Maria di Gesù e dei Minori conventuali cappuccini.
Racchiude 23 incunaboli, quattrocento cinquecentine, 56 manoscritti (due sono di fra’ Saverio Cappuccino, e raccontano la storia di Naro dalle origini al 1825). Il volume più pregiato è un codice pergamenaceo (secoli XII-XII) “Breviarum Typis Gothicis – Pergamena Charta”, in scrittura gotica miniata in oro, opera di amanuensi fiorentini.
A Naro sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). È previsto un pullman su prenotazione domenica 22 settembre da Palermo a Naro, al costo di 20 euro.
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