"Lùmina" allo Spazio Franco di Palermo: un'incantevole fiaba che cattura l'anima
Uno spazio dedicato alla creazione contemporanea che attraversa generi e linguaggi e diverse generazioni di artisti e artiste, per portare a Palermo il meglio del teatro del nostro presente.
Ritorna fino al 22 maggio allo Spazio Franco (Padiglione 18-A ai Cantieri culturali alla Zisa), "Scena Nostra" la rassegna prodotta da Babel in collaborazione con Rete Latitudini, con il sostegno di Regione Siciliana e Ministero della Cultura.
Il prossimo appuntamento, in scena il 16 febbraio e il 17 febbraio, alle 21.00, porta il pubblico in un mondo sospeso tra i confini del reale e dell'immaginazione.
"LÙMINA" è uno spettacolo che cattura l'animo ancestrale, profondo degli spettatori. Un'incantevole fiaba che celebra l'amore e la fragilità dell'esistenza, in cui passione e tenerezza si intrecciano tra le sfumature della vita.
Scritto e diretto da Lorenzo Marchi e Roberta Sciortino, è interpretato da Lorenzo Marchi e Claudia Sorrentino. La scenografia e disegno luci sono di Fabio Pecchioli, i costumi di Mara Gentile.
Un pittore anziano si lascia avvolgere dalla magia dei suoi pennelli, inseguendo l’eterea bellezza della Luna. Le sue giornate sono un intreccio di momenti sorprendenti e surreali.
Personaggi eccentrici entrano in scena uno dopo l’altro, a ritmo di farsa, accompagnati da una commistione di suoni in sincro con l’attore in maschera.
L’arte e la solitudine sopraggiungono al sorgere della Luna, durante le notti incantate dedicate alla sua Musa. Ma la sua artistica ossessione viene inaspettatamente interrotta da un'avventura che trasformerà completamente la sua esistenza.
Attraverso il suo prezioso telescopio, il pittore e il pubblico assistono ad uno spettacolo stupefacente. Da quel momento, il confine tra sogno e realtà si dissolve. La Luna diventa tangibile, commovente, viva. Condotto in un magico valzer, notte dopo notte, in un gioco senza tempo, il pittore si prepara a compiere un omaggio "speciale" alla creatura che ha ispirato la sua esistenza.
Dieci spettacoli scandiscono il programma eterogeneo di Scena Nostra 2024 che accosta grandi nomi del teatro italiano a più giovani compagnie, mettendo in dialogo realtà artistiche locali e nazionali e presentando alcuni dei progetti più significativi nati e sviluppati nell’ambito del laboratorio permanente di Spazio Franco.
Leit motiv della sesta edizione della rassegna è "Se fosse l’ultimo?": un interrogativo provocatorio con cui Spazio Franco vuole puntare l’attenzione sul proprio futuro prossimo, in un momento di grande crisi delle imprese culturali.
Ritorna fino al 22 maggio allo Spazio Franco (Padiglione 18-A ai Cantieri culturali alla Zisa), "Scena Nostra" la rassegna prodotta da Babel in collaborazione con Rete Latitudini, con il sostegno di Regione Siciliana e Ministero della Cultura.
Il prossimo appuntamento, in scena il 16 febbraio e il 17 febbraio, alle 21.00, porta il pubblico in un mondo sospeso tra i confini del reale e dell'immaginazione.
"LÙMINA" è uno spettacolo che cattura l'animo ancestrale, profondo degli spettatori. Un'incantevole fiaba che celebra l'amore e la fragilità dell'esistenza, in cui passione e tenerezza si intrecciano tra le sfumature della vita.
Scritto e diretto da Lorenzo Marchi e Roberta Sciortino, è interpretato da Lorenzo Marchi e Claudia Sorrentino. La scenografia e disegno luci sono di Fabio Pecchioli, i costumi di Mara Gentile.
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Due attori e cinque maschere che senza l’uso delle parole, si esprimono attraverso un linguaggio universale, accompagnati da una colonna sonora che si fa respiro, in un gioco magico di penombre e profili luminosi. Preparati ad essere trasportato in una dimensione di stupore, dove la pittura si fonde con la poesia e il silenzio eleva lo spettatore.Un pittore anziano si lascia avvolgere dalla magia dei suoi pennelli, inseguendo l’eterea bellezza della Luna. Le sue giornate sono un intreccio di momenti sorprendenti e surreali.
Personaggi eccentrici entrano in scena uno dopo l’altro, a ritmo di farsa, accompagnati da una commistione di suoni in sincro con l’attore in maschera.
L’arte e la solitudine sopraggiungono al sorgere della Luna, durante le notti incantate dedicate alla sua Musa. Ma la sua artistica ossessione viene inaspettatamente interrotta da un'avventura che trasformerà completamente la sua esistenza.
Attraverso il suo prezioso telescopio, il pittore e il pubblico assistono ad uno spettacolo stupefacente. Da quel momento, il confine tra sogno e realtà si dissolve. La Luna diventa tangibile, commovente, viva. Condotto in un magico valzer, notte dopo notte, in un gioco senza tempo, il pittore si prepara a compiere un omaggio "speciale" alla creatura che ha ispirato la sua esistenza.
Dieci spettacoli scandiscono il programma eterogeneo di Scena Nostra 2024 che accosta grandi nomi del teatro italiano a più giovani compagnie, mettendo in dialogo realtà artistiche locali e nazionali e presentando alcuni dei progetti più significativi nati e sviluppati nell’ambito del laboratorio permanente di Spazio Franco.
Leit motiv della sesta edizione della rassegna è "Se fosse l’ultimo?": un interrogativo provocatorio con cui Spazio Franco vuole puntare l’attenzione sul proprio futuro prossimo, in un momento di grande crisi delle imprese culturali.
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