Le visite alla Chiesa di Santa Maria in Valverde a Palermo, tesoro barocco con gli splendidi marmi mischi

La chiesa di Santa Maria in Valverde a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Risale al 1300 la Chiesa di Santa Maria in Valverde e venne edificata accanto a un monastero di suore carmelitane. Fu poi modificata e abbellita nel 1633, grazie al ricco genovese Camillo Pallavicino, dopo che la sua unica figlia prese i voti e si rinchiuse in questo complesso religioso.
Il mecenate finanziò un massiccio rinnovamento della struttura, affidando il progetto all’architetto Mariano Smiriglio. E l’impronta barocca è evidente. Nei primi anni dell’Ottocento, il prospetto fu rimaneggiato secondo il disegno dell’abate Mango, in stile neoclassico con motivi ricorrenti del simbolismo biblico-cristiano.
Ma l’interno è rimasto secentesco: un tripudio di bellezza, con marmi mischi, sculture, tele, drappeggi, affreschi (alcuni attribuiti a Guglielmo Borremans), in una seduzione continua di forme e colori.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Risale al 1300 la Chiesa di Santa Maria in Valverde e venne edificata accanto a un monastero di suore carmelitane. Fu poi modificata e abbellita nel 1633, grazie al ricco genovese Camillo Pallavicino, dopo che la sua unica figlia prese i voti e si rinchiuse in questo complesso religioso.
Il mecenate finanziò un massiccio rinnovamento della struttura, affidando il progetto all’architetto Mariano Smiriglio. E l’impronta barocca è evidente. Nei primi anni dell’Ottocento, il prospetto fu rimaneggiato secondo il disegno dell’abate Mango, in stile neoclassico con motivi ricorrenti del simbolismo biblico-cristiano.
Ma l’interno è rimasto secentesco: un tripudio di bellezza, con marmi mischi, sculture, tele, drappeggi, affreschi (alcuni attribuiti a Guglielmo Borremans), in una seduzione continua di forme e colori.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi