Le sculture di Gaetano Olmo Stuppa avvolte in un universo di luci e suoni

La mostra "Désolé" parla di sistemi complessi di inclusione ed esclusione che determinano presenze ingombranti nell’intimità di un luogo, di una comunità, di un’artista. A partire da questa riflessione, Gaetano Olmo Stuppia ripensa l’archivio del progetto internazionale Cassata Drone proprio attraverso il linguaggio della scultura, che si configura come esito di un percorso di ricerca e di esplorazione dell’area limitrofa alla base militare di Sigonella.
Pietre laviche come dispositivi di riflessione di frequenze e vibrazioni che condensano il meccanico dato sonoro imposto dalla presenza dei droni militari. Dispositivi che sorvolano incessantemente la terra arsa e vulcanica, amplificando la desolazione di uno stato di controllo perenne, incastonandosi nella materia nera che assurge a Data Center, penetrandone le porosità.
Al riverbero delle sculture sonore di Olmo Stuppia, fa da eco la vibrazione luminosa dei lavori di Alterazioni Video, realizzate a Lecce con il maestro di Luminarie Torquato Parisi e qui installate in una particolare stanza che rende omaggio a Carlo Scarpa, così trasformandola in una vera e propria "scultura sinfonica”.
Grazie all’ausilio di piccoli pannelli solari modificati, lampade e altre fonti luminose sul palco, vengono convertite in suono e manipolate dal vivo alla stregua di tradizionali oscillatori. Prodotto di questa relazione diretta tra frequenze è un ambiente immersivo dalle sonorità crude, squisitamente analogiche.
Lo spazio, trasformato da un’installazione site-specific, avvolge il pubblico, immergendo lo spettatore in un universo inatteso di luci e suoni.
Pietre laviche come dispositivi di riflessione di frequenze e vibrazioni che condensano il meccanico dato sonoro imposto dalla presenza dei droni militari. Dispositivi che sorvolano incessantemente la terra arsa e vulcanica, amplificando la desolazione di uno stato di controllo perenne, incastonandosi nella materia nera che assurge a Data Center, penetrandone le porosità.
Al riverbero delle sculture sonore di Olmo Stuppia, fa da eco la vibrazione luminosa dei lavori di Alterazioni Video, realizzate a Lecce con il maestro di Luminarie Torquato Parisi e qui installate in una particolare stanza che rende omaggio a Carlo Scarpa, così trasformandola in una vera e propria "scultura sinfonica”.
Grazie all’ausilio di piccoli pannelli solari modificati, lampade e altre fonti luminose sul palco, vengono convertite in suono e manipolate dal vivo alla stregua di tradizionali oscillatori. Prodotto di questa relazione diretta tra frequenze è un ambiente immersivo dalle sonorità crude, squisitamente analogiche.
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