La storia degli studenti perseguitati a Palermo: la mostra a Palazzo Chiaramonte Steri
Libretto universitario di Miryam Todesaite dell'Archivio storico di Ateneo dell'Università degli studi di Palermo
L'esposizione "Gli studenti ebrei e l'Università di Palermo ai tempi del fascismo", curata dal delegato del Rettore all'Archivio storico di Ateneo, Mario Varvaro, si sviluppa attraverso un percorso di documenti, fotografie, lettere e testimonianze.
Quella pagina di storia e di orrori viene ora riaperta dalla stessa Università. Un vero e proprio itinerario attraverso il quale le voci dei ragazzi dimenticati riprendono a raccontare.
«Si parla spesso, e giustamente, dei professori che a causa delle leggi razziali furono costretti all'allontanamento. Però – commenta il Rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari - pur non sminuendo le atrocità di questi provvedimenti, la possibilità di mobilità da una sede all'altra in qualche modo metteva i docenti in una posizione maggiormente cautelata.
Diverso è stato per gli studenti, a cui l'accesso all'Università è stato brutalmente negato: anche a chi era già iscritto e stava completando il percorso. E senza offrire la minima alternativa. Per questa ragione ci è sembrato doveroso, direi necessario, metterci nei loro panni».
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