La narrazione di un autoritratto: Massimiliano Tommaso Rezza e la sua "Quarta Parete"

Per il pubblico l'attore inondato di luce proveniente dai faretti, invece, è un lucido muro accecante che gli gli spettatori, isolandolo dal mondo reale. I social media creano una Quarta Parete ancor più spessa e ancor più invisibile.
Il soggetto, isolato dal mondo fisico, accecato dalla speranza di avere una voce autonoma, di essere ammirato e ascoltato, lancia messaggi oltre il muro abbagliante della "Quarta Parete". Nell’ultimo anno, foto di sè stesso e l'imbarazzo per l'eventuale motivazione puramente narcisista, il fotografo Massimiliano Tommaso Rezza, ha cominciato a comporre un autoritratto per frammenti allegorici.
Le foto del lavoro sono state tutte fatte con un telefono cellulare; il progetto rivela una riflessione a posteriori sulle foto postate giorno dopo giorno su Facebook e su Instagram che escludono l’altro perché non lo interpellano per davvero.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi