La mangiatoia è dentro il mercato: a San Domenico un presepe dedicato alla Vucciria

Presepe di piazza Giovanni Meli
La fede cristiana mostra, oggi come allora, un Dio che continua a correre un rischio affidandosi nelle nostre mani. Così, dentro a tanta precarietà e diverse contrarietà, qualcosa di bello e vitale può succedere e succede, come accade nel quartiere Vucciria in piazza San Domenico con la nuova e inedita edizione del presepe.
L’istallazione artistica ricollocata nella scalinata posteriore della Chiesa di San Domenico (in piazza Meli) a Palermo, racconta la vita di una comunità in un luogo storico della città di Palermo attraverso una scena cara alla nostra tradizione. Prosegue, così, la collaborazione nel quartiere La Loggia, tra la Chiesa di San Domenico, l’associazione PiùVucciria, il Comitato Vucciria e la Prima Circoscrizione, per raccontare la vita che passa nelle sue strade.
L’obiettivo della macchina fotografica continua a percorrere i vicoli di un quartiere storico, ferito e segnato dalla crisi, catturando i volti di chi vive o girovaga per le strade.
Le silhouettes di legno mostrano la gente del posto in scala reale e in pose originali, collocate nella scalinata domenicana di piazzetta Giovanni Meli. Perplessità e incertezze, delusioni e difficoltà si contrappongono a una vitalità gioiosa segno di una misteriosa consapevolezza di non essere soli, di far parte di un’identità collettiva diversificata, capace di accoglienza, ascolto e dialogo.
Come scriveva sant’Alberto Magno: "Noi preghiamo di essere introdotti in questa tenebra luminosissima e vedere e conoscere Colui che è al di sopra di ogni visione e di ogni conoscenza". Anche in queste vie, allora, si è in attesa di una delicata presenza: un Gesù che sta per nascere, per accompagnarci, residenti e viandanti, per quelle strade, vicine o lontane, che percorreremo.
Dopo il successo dello scorso anno, la comunità del quartiere, facendo passi avanti, ha esteso la collaborazione agli enti dei territori limitrofi come l’istituto comprensivo Rita Atria e il teatro Biondo, e persino l’Università e alcuni tecnici del Comune, che hanno partecipato alle tavole rotonde opportunamente organizzate nella sede locale dell’Istituto Cervantes di via Argenteria.
Questi fatti hanno indotto alcuni membri del Comitato Vucciria a fondare una solida associazione di volontariato denominata PiùVucciria, che proseguirà il percorso già avviato per sostenere e promuovere la rinascita di uno dei quartieri più famosi del capoluogo siciliano.
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