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La grande mostra su Antonello da Messina: all'Abatellis di Palermo opere da tutto il mondo

  • Palazzo Abatellis - Palermo
  • Dal 14 dicembre 2018 al 10 febbraio 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal martedì alla domenica dalle 09.00 alle 19.00
  • 13 euro (intero), 11 euro (ridotto per under 26, forze dell'ordine, universitari e altri)
  • L'ingresso è gratuito per i bambini sotto i 6 anni, guide turistiche, accompagnatori di persone con disabilità, soci ICOM e per tutti la prima domenica del mese. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 091 6230011  Per le prenotazioni chiamare 02 92897755 e 02 92897793.
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La redazione

l'Annunciata di Antonello da Messina (particolare)

Da venerdì 14 dicembre 2018 al 10 febbraio 2019, alla Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis di Palermo è allestita la più grande mostra dedicata ad Antonello da Messina (soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio, Messina, 1430 – Messina, 1479).

La mostra è curata da Giovanni Carlo Federico Villa che ha curato la mostra-evento alle Scuderie del Quirinale nel 2006 ed è promossa dalla Regione Siciliana e da MondoMostre e rientra nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

Per i saloni dello spazio espositivo si possono ammirare dipinti provenienti da alcune delle più prestigiose collezioni e musei italiani e internazionali tra cui la celebre Annunciazione.

Il dipinto è una rivoluzione dell'arte perché raffigurando la Vergine Maria nel momento in cui le viene annunciato che sarà la madre di Dio, l'artista sceglie di non rappresentare l'angelo annunciatore (scopri di più).
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Ed ecco un altra storia sul quadro: quella della donna che ispirò il dipinto

Tornando alla mostra: presenti lungo il percorso espositivo anche una Crocifissione proveniente dal Museo Nazionale Brukenthal Sibiu della Romania e una meravigliosa tavoltetta devozionale (15 x 10) consumata dai baci del fedele che la portava con sè, con l’Ecce Homo sul verso e sul recto un San Gerolamo nel deserto (ritrovamento del critico Federico Zeri, 1981).

Dalla Galleria degli Uffizi è arrivato il trittico con la Madonna con Bambino, San Giovanni Battista e San Benedetto e dalla Pinacoteca Malaspina di Pavia il Ritratto di giovane gentiluomo (attribuzione, anche se a lungo è stato considerato un autoritratto).

O ancora, tra gli altri, il Ritratto d'uomo detto Ritratto di ignoto marinaio e la Visita dei tre angeli ad Abramo.

«Si tratta di un’occasione unica per permettere la visione unitaria dell’opera di un grande artista - dice l’assessore regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa - raggruppando opere (la metà dell'intera produzione esistente) che altrimenti dovrebbero ammirarsi in tempi diversi a distanza di migliaia di chilometri».
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