La fortezza con cinque torri e l’orologio settecentesco: la visita al Castello dei Conti di Modica
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Il castello dei Conti di Modica
Fino a un secolo fa era la quarta città della Sicilia per numero di abitanti e importanza politica, “Regnum in regno”, capitale della Contea che corrispondeva quasi all’attuale territorio di Ragusa. Modica è tutta da scoprire: un viaggio lungo quindici tappe, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori", che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
Il luogo-simbolo del potere politico e amministrativo della contea di Modica, tra Medioevo ed età moderna, è il castello che sovrasta la città, da due anni restituito alla fruizione pubblica. Le terrazze affacciate sul centro storico offrono magnifici panorami e introducono alle strutture superstiti dell’antica fortezza, costruita in un luogo abitato sin dall’età preistorica.
Continuamente rimaneggiato nei secoli e in gran parte distrutto nel 1900, il castello conserva però intatti sia l’affascinante cappella dei carcerati sia una porzione dell’ala dell’edificio destinata al conte e al governatore. Si sono salvate pure le carceri, e una delle cinque torri che cingevano la fortezza, quella sulla quale si erge l’orologio, sin dal 1752, ancor oggi immancabile protagonista del panorama urbano.
A Modica sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Il luogo-simbolo del potere politico e amministrativo della contea di Modica, tra Medioevo ed età moderna, è il castello che sovrasta la città, da due anni restituito alla fruizione pubblica. Le terrazze affacciate sul centro storico offrono magnifici panorami e introducono alle strutture superstiti dell’antica fortezza, costruita in un luogo abitato sin dall’età preistorica.
Continuamente rimaneggiato nei secoli e in gran parte distrutto nel 1900, il castello conserva però intatti sia l’affascinante cappella dei carcerati sia una porzione dell’ala dell’edificio destinata al conte e al governatore. Si sono salvate pure le carceri, e una delle cinque torri che cingevano la fortezza, quella sulla quale si erge l’orologio, sin dal 1752, ancor oggi immancabile protagonista del panorama urbano.
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