La dimora dove brindava la nobiltà palermitana: a Palermo le visite a Villa De Cordova

Villa De Cordova a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
È una delle residenze più imponenti della Piana dei Colli. La settecentesca Villa De Cordova è un tripudio di saloni affrescati, palme secolari, grandi terrazze e raffinate maioliche. Usata come set per riprese cinematografiche, la dimora, fatta costruire dal marchese Giovanni Brancaccio nella prima metà del ‘700, passò di mano in mano fino ad arrivare ai De Cordova, marchesi della Giostra, all’inizio del ‘900.
All’interno si dipartono una serie di grandi saloni, un tempo sede di feste e ricevimenti della nobiltà palermitana. La decorazione degli interni è un trionfo di illusioni prospettiche, tromp-l’oeil, stucchi, affreschi e pavimenti originali del settecento.
I tempi spaziano dal gusto neoclassico del “Salone pompeiano”, a quello esotico del secondo grande “Salone cinese” ai delicati ornati a stucco del “Salone azzurro” e del “Salone giallo”, ancora oggi conservati grazie ad un attento lavoro di recente restauro. La villa è circondata da una grande corte di oltre mille metri quadrati con un suo raffinato giardino
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
È una delle residenze più imponenti della Piana dei Colli. La settecentesca Villa De Cordova è un tripudio di saloni affrescati, palme secolari, grandi terrazze e raffinate maioliche. Usata come set per riprese cinematografiche, la dimora, fatta costruire dal marchese Giovanni Brancaccio nella prima metà del ‘700, passò di mano in mano fino ad arrivare ai De Cordova, marchesi della Giostra, all’inizio del ‘900.
All’interno si dipartono una serie di grandi saloni, un tempo sede di feste e ricevimenti della nobiltà palermitana. La decorazione degli interni è un trionfo di illusioni prospettiche, tromp-l’oeil, stucchi, affreschi e pavimenti originali del settecento.
I tempi spaziano dal gusto neoclassico del “Salone pompeiano”, a quello esotico del secondo grande “Salone cinese” ai delicati ornati a stucco del “Salone azzurro” e del “Salone giallo”, ancora oggi conservati grazie ad un attento lavoro di recente restauro. La villa è circondata da una grande corte di oltre mille metri quadrati con un suo raffinato giardino
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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