La chiesa degli zolfatari che custodisce il Cristo Nero: la storia della Chiesa Santuario Signore di Caltanissetta

Chiesa Santuario Signore della città di Caltanissetta
È la chiesa che custodisce il famoso Cristo Nero, il co-patrono della città.
Le prime notizie risalgono al 1730, quando era intitolata a San Nicola di Bari. Nel XVIII secolo venne distrutta la chiesa di San Leonardo e trasferito qui il crocifisso ligneo in stile bizantino che, secondo la leggenda, fu trovato da alcuni fogliamari (raccoglitori di erbe selvatiche) in una grotta ai margini della città. Il crocifisso, annerito dal fumo delle candele, divenne presto il patrono di Caltanissetta. Dal 1859 ospitò la neonata Confraternita del Santissimo Crocifisso, formata dagli zolfatari.
Dopo il 1867, divenne la cappella dell’ospedale, ex convento dei Cappuccini. E fu proprio frate Angelico Lipari ad avviarne il restauro grazie alle donazioni dei conti Testasecca. Nell’anno delle tragedie nelle zolfare, 1881, da qui partivano cibo e soccorsi per le miniere.
A Caltanissetta sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Caltanissetta, al costo di 20 euro.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi