La cappella di Ercole e l'antico lavatoio, alla scoperta della Chiesa di San Bartolomeo di Ragusa

La Chiesa di San Bartolomeo di Ragusa
La Chiesa di San Bartolomeo sorge proprio su una grotta della Vallata Santa Domenica, ed è legata all’antico culto di Ercole Melqart (che divenne Eracle per i greci, ed Ercole per i romani).
Il sagrato sul quale si affaccia è costeggiato sulla destra da un sentiero a gradoni che porta prima a un mulino, poi ad un antico lavatoio e infine giunge in largo San Paolo. Edificata all’inizio del XVI secolo, fu danneggiata dal terremoto del 1693 ma questa fu la sua fortuna, visto che venne allargata e restaurata, l’ultima volta nel 2018.
Al suo interno veniva custodita la statua seicentesca di San Bartolomeo e ogni anno, il 24 agosto, per la festa, veniva celebrata la messa che rappresentava il buon auspicio per i contadini che invocavano la pioggia primaticcia. A inizio del ‘900 è del tutto abbandonata e si dovrà attendere quasi un secolo per il restauro.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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