L’ultimo lembo di Conca d’Oro sull’antico alveo del Kemonia: visite guidate alla Fossa della Garofala

La Fossa della Garofala a Palermo
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Un lembo di Conca d’Oro sopravvissuto all’avanzata del cemento: la Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria, ci invita alla scoperta di un paesaggio dimenticato di Palermo.
Il "viaggio nel tempo" attraversa i quindici ettari dell’area che fu parte dell’elegante parco di Luigi Filippo d’Orléans e si sviluppa lungo l’originario tracciato del fiume Kemonia.
Il nome deriva dal primo proprietario di cui è nota l’identità, Onorio Garofalo, alla fine del 1400. Dopo tre secoli il terreno fu acquistato dal principe di Aci, che vi realizzò una stazione agricola sperimentale.
Nel 1809 Luigi Filippo d’Orléans, trasferitosi in Sicilia dove visse per alcuni anni a Palazzo d’Orleans e sposò Maria Amalia di Borbone, principessa delle Due Sicilie, figlia del re Ferdinando, allestì un parco fuori le mura, dotato anche di una serra.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi