L'entusiasmo degli Snarky Puppy al Verdura: così il "Sicilia Jazz Festival" saluta Palermo

Gli Snarky Puppy
Sono certo il fenomeno musicale più eclatante e trasversale del nuovo millennio e, con una miscela assai originale, fantasiosa e difficile da catalogare tra jazz, fusion, funk, prog e rhythm’n blues (ma c’è anche dell’altro), hanno rapidamente scalato le classifiche discografiche di questi ultimi tre lustri, conquistando anche vari Grammy Awards.
Gli Snarky Puppy (nome irriverente che suona più o meno come "cucciolo scorbutico") chiudono a Palermo la seconda edizione del Sicilia Jazz Festival portando tutto il loro entusiasmo sul palco del Teatro di Verdura, insieme all'Orchestra Jazz Siciliana, martedì 5 luglio.
E dire che la band era nata nel 2004 come progetto estemporaneo di un gruppo di studenti di un college del Texas.
Da allora invece il collettivo statunitense che ruota attorno al perno costituito dal bassista, compositore e produttore Michael League (la formazione è variabile e a volte comprende anche alcune dozzine di musicisti) ha consolidato il percorso artistico non solo con dischi accolti assai bene da pubblico e critica, ma soprattutto attraverso un’attività live che sembra costituire la loro dimensione ideale.
Se è vero, come le cronache spesso riportano, che i concerti degli Snarky Puppy sono esperienze entusiasmanti, fortemente coinvolgenti, sicuramente indimenticabili.
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