L’autoritratto come terapia: la mostra fotografica di Daniela Di Leo a Palermo

Daniela Di Leo
Curata e organizzata dalla professoressa Graziella Bellone, l’esposizione propone venticinque fotografie realizzate in denso bianco e nero, alternato a volte al colore vivace che fa da sfondo e da contenuto o alla tecnica dell’high-key.
«Daniela Di Leo – spiega la curatrice – affronta il proprio sguardo in modo spontaneo e divertito: non si tratta di una rappresentazione edonistica o di un selfie autoreferenziale, bensì di una ricerca della parte non evidente del sé, un gioco sottile e rassicurante con l’età che avanza».
Laureata in Scienze Statistiche ed Economiche a Palermo, Daniela Di Leo è un’insegnante di matematica in pensione appassionata di fotografia sin da ragazza.
Ha iniziato con una buona macchina fotografica a scoprire il piacere di scattare e immortalare tutto ciò che la incuriosiva, imparando così a conoscere e a sperimentare i rudimenti per fotografare in modalità manuale.
Avvicinandosi al compimento dei sessant’anni ha pensato a un progetto fotografico che la vede protagonista di una serie di scatti, chiamato appunto "Progetto 60", autoritratti introspettivi alla ricerca dell’autoironia e di scorci di bellezza nascosti.
«Le fotografie – spiega la curatrice della mostra – sono dunque frammenti di senso, del lavoro intimo di una storia personale: c’è il fascino dell’essere, nello stesso tempo, regista e attrice in un duplice meccanismo di proiezione e introiezione che rende più intrigante e seducente il risultato finale».
La mostra sarà inaugurata sabato 18 gennaio alle 18.30, alla presenza dell’autrice e della curatrice.
Rimarrà visitabile dal martedì al sabato, dalle 16.30 alle 19.30.
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