L'antro scavato nella roccia nel parco strappato alla mafia: visita alla Camera dello Scirocco

La camera dello scirocco di Palermo
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Una camera dello scirocco scavata nella roccia da cui si intravede l’ingresso a un qanat. Scesi i gradini e raggiunti i sedili naturali, i visitatori possono godere della frescura e osservare le stratificazioni geologiche e la bella vegetazione intorno. È questa la chicca di un parco con una superficie di circa due ettari le cui notizie risalgono al 1400 e che, attraverso varie vicissitudini, nel corso dei secoli, è arrivato integro fino ai giorni nostri.
Per lunghi anni è stato proprietà di una famiglia mafiosa. Nel 1980 fu sequestrato dall’allora giudice istruttore Giovanni Falcone e, dopo la confisca, assegnato nel ’99 all’associazione Agesci che lo ha recuperato dal degrado e ne ha fatto una base Scout. L’intervento della Soprintendenza ha permesso di restituirlo alla fruizione pubblica.
La visita ha una durata di 30 minuti e non accessibile ai disabili (qui non sarà possibile acquistare il biglietto d’ingresso singolo).
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