L’antico stabilimento delle donne operaie: visite guidate all'ex Manifattura Tabacchi di Palermo
L'ex Manifattura Tabacchi di Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Nella borgata dell’Acquasanta di Palermo, accanto ai cantieri navali, c’è un complesso di edifici che tanto ha da raccontare sulla storia della città: epidemie di peste e obblighi di quarantena, ma anche attività produttiva ed emancipazione femminile (sei curioso di conoscerne la storia? Qui ne parliamo).
Si tratta di un antico lazzaretto secentesco, dismesso a metà dell’Ottocento, e poi adattato a sede della Manifattura Tabacchi. Le ciminiere danno l’idea della laboriosità dello stabilimento che riuscì a resistere ai bombardamenti aerei, ma poi chiuse battenti nel 2001.
La sua storia iniziò nel 1876, con il nome di Regia Manifattura tabacchi, quando il nuovo Stato assunse il monopolio della produzione e del commercio. A Palermo c’erano tantissime fabbriche di sigari e sigarette. Furono accorpate in questo complesso che, dopo qualche anno, contava già mille operai.
Nei primi anni del Novecento, le sigaraie erano in prima linea per la rivendicazione dei diritti delle lavoratrici.
La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Nella borgata dell’Acquasanta di Palermo, accanto ai cantieri navali, c’è un complesso di edifici che tanto ha da raccontare sulla storia della città: epidemie di peste e obblighi di quarantena, ma anche attività produttiva ed emancipazione femminile (sei curioso di conoscerne la storia? Qui ne parliamo).
Si tratta di un antico lazzaretto secentesco, dismesso a metà dell’Ottocento, e poi adattato a sede della Manifattura Tabacchi. Le ciminiere danno l’idea della laboriosità dello stabilimento che riuscì a resistere ai bombardamenti aerei, ma poi chiuse battenti nel 2001.
La sua storia iniziò nel 1876, con il nome di Regia Manifattura tabacchi, quando il nuovo Stato assunse il monopolio della produzione e del commercio. A Palermo c’erano tantissime fabbriche di sigari e sigarette. Furono accorpate in questo complesso che, dopo qualche anno, contava già mille operai.
Nei primi anni del Novecento, le sigaraie erano in prima linea per la rivendicazione dei diritti delle lavoratrici.
La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili.
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