L’antica prigione in cui la Patrona subì il martirio: a Catania le visite alla chiesa di Sant'Agata al Carcere

Chiesa di Sant'Agata al Carcere di Catania (foto di Igor Petyx)
È uno dei luoghi di culto più importanti legati alla Patrona e tradizione vuole che vi fu rinchiusa Sant’Agata durante il martirio. Conserva all’interno una grata con le orme della Santa, che, secondo la leggenda, rimasero impresse nella pietra lavica mentre la giovane veniva ricondotta in carcere.
Sant’Agata al Carcere, anticamente annessa alla vicina Vetere, prima Cattedrale di Catania, ha una storia stratificata e complessa. Un tempo luogo di prigionia, da una piccola porta vicino all’altare si accede a un ambiente di epoca romana, considerato la cella in cui sant’Agata venne richiusa.
All’interno della chiesa si trova una cassa in cui furono conservate le spoglie della patrona, durante il viaggio da Costantinopoli a Catania. L’edificio, completato a metà del ‘700, ingloba anche parti della cinta muraria greca e strutture monumentali di età romana.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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