In barca sull'isoletta per scoprire l'antico carcere: le visite del Castello della Colombaia di Trapani

Torre della colombaia di Trapani
Carceri inaccessibili, campanili panoramici, la Madonnina di Andrea Della Robbia e i crocifissi delle leggende, palazzi nobiliari, aree archeologiche e un inedito progetto per i più piccoli: ritornano a Trapani "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre, per scoprire la città tra visite e passeggiate (leggi l'articolo di approfondimento).
È uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città, circondato dal mare, all’estremità orientale del porto: è il Castello della Colombaia di Trapani.
Tante sono le leggende che si tramandano sul Castello con la sua torre, dall’edificazione a oggi. I documenti storici più antichi ne fanno risalire la costruzione alla Prima Guerra punica, a opera del condottiero cartaginese Amilcare.
Dopo la sconfitta inferta dai Romani, il Castello cadde in abbandono e fu ridotto perfino a ricovero di colombe, usate come mezzo di comunicazione. Nel XVI secolo, sotto l’imperatore Carlo V, divenne fortificazione per difendere il centro abitato dalle incursioni dei pirati.
La sua destinazione militare fu dismessa per volere dei Borbone, che utilizzarono il Castello come prigione e tale rimase fino al 1965, quando venne inaugurato il nuovo carcere di Trapani: la visita comprende infatti le celle, la sala mensa, gli altri ambienti dove vivevano i detenuti. La torre, che conserva ancora le sue antiche vestigia, è una delle cinque rappresentate nello stemma civico di Trapani.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
È uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città, circondato dal mare, all’estremità orientale del porto: è il Castello della Colombaia di Trapani.
Tante sono le leggende che si tramandano sul Castello con la sua torre, dall’edificazione a oggi. I documenti storici più antichi ne fanno risalire la costruzione alla Prima Guerra punica, a opera del condottiero cartaginese Amilcare.
Dopo la sconfitta inferta dai Romani, il Castello cadde in abbandono e fu ridotto perfino a ricovero di colombe, usate come mezzo di comunicazione. Nel XVI secolo, sotto l’imperatore Carlo V, divenne fortificazione per difendere il centro abitato dalle incursioni dei pirati.
La sua destinazione militare fu dismessa per volere dei Borbone, che utilizzarono il Castello come prigione e tale rimase fino al 1965, quando venne inaugurato il nuovo carcere di Trapani: la visita comprende infatti le celle, la sala mensa, gli altri ambienti dove vivevano i detenuti. La torre, che conserva ancora le sue antiche vestigia, è una delle cinque rappresentate nello stemma civico di Trapani.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 40 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
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