Il Mediterraneo, Bob Wilson e Philip Glass: gli spettacoli alle "Orestiadi di Gibellina"
Paolo Briguglia
Il programma è stato pensato e costruito dal direttore artistico Alfio Scuderi attorno alla "forza delle parole": quattordici spettacoli, due anteprime, quattro prime nazionali, due progetti speciali site specific, inediti, costruiti nello spazio unico del Cretto.
Una serie di “percorsi teatrali”, immaginati e pensati dentro i luoghi di Gibellina.
La parola si mischierà alla musica, altra grande protagonista delle Orestiadi e di questa edizione in particolare, in una commistione di linguaggi che ha sempre rappresentato una delle linee artistiche più forti del Festival.
Quattordici spettacoli: due anteprime, quattro prime nazionali, due progetti speciali site specific, inediti, costruiti nello spazio unico del Cretto.
IL PROGRAMMA
Venerdì 12 luglio - ore 21.00 – Baglio Di Stefano
"Murea Football Club"
Due naufraghi vengono sballottati su un’isola dopo una terribile tempesta. Cercano l’Europa, sognano i centri commerciali, simbolo del benessere, ma trovano un centro di accoglienza molto diverso dalle loro ingenue aspettative.
Gli rimangono la memoria delle loro radici, le fiabe, i racconti della tradizione africana, e una grande passione: il calcio. Ma forse è tutto un sogno, o magari un incubo, e alla fine il tempo scade. Resta solo un mare immenso.
Mario di Caro, giornalista e scrittore, ha immaginato una partitura per musica e parole, per raccontare una storia purtroppo sempre molto attuale, la storia di due migranti, la storia di un viaggio, la storia di due naufraghi con la sola voglia di realizzare i loro sogni. Due ragazzi che, come tanti, sognano di cantare, di giocare a pallone, di vivere una vita normale.
Sabato 13 luglio - ore 21.00 – Baglio Di Stefano
"T.S.E. 1994/2024"
Vogliamo ricordare un progetto e due artisti indimenticabili come Bob Wilson e Philip Glass.
Il ricordo viene celebrato attraverso una selezione di musiche per piano di Philip Glass eseguite dal vivo da Lucia Cassarà e alla proiezione del documentario "Memory Loss" di Roberto Andò.
Esattamente trent’anni fa il progetto multimediale di Bob Wilson (musica di Philip Glass) "T.S.E. – Come in under the shadow of this red rock", da "La terra desolata "di T.S. Eliot, che si articola in un lungo seminario-laboratorio nel 1993 e nell’allestimento definitivo – che rilegge in chiave contemporanea la tradizione dei ‘mistery plays’ medioevali – nel suggestivo Baglio delle Case di Stefano nel settembre 1994.
A seguire Robert Wilson in "Memory/Loss", fragments of a poetic Biography (proiezione del documentario di Roberto Andò).
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